Controlli a tappeto dei forestali, in tre sorpresi a fare prelievi da un torrente per innaffiare il giardino: in arrivo multe fino a 6mila euro.
Il caldo asfissiante. I campi prosciugati. In cielo nemmeno una nuvola. Eppure c’è chi continua ad attingere acqua dai torrenti ormai ridotti a rigagnoli. Violando apertamente le varie ordinanze emesse dai Comuni per contrastare l’emergenza idrica. I ‘furbetti’ dell’acqua non avevano però fatto i conti con i carabinieri forestali di Rimini, da alcune settimane impegnati a monitorare attentamente fiumi, laghi e corsi d’acqua della provincia. A finire nella rete dell’Arma, alla fine, sono state tre persone tutte residenti in Valmarecchia, sorprese a prelevare acqua da un affluente del fiume Savio, immagazzinandola in piccoli serbatoi e cisterne. Acqua che veniva poi utilizzata per innaffiare i loro giardini privati. (…)
Articolo tratto dal Resto del Carlino