A Stefano Elli di IlSole24Ore è bastato un articoletto nell’inserto del sabato per balzare a Rimini, oggi, agli onori della cronaca su Il Resto del Carlino, La Voce di Romagna e Corriere Romagna.
Motivo? Trattare un argomento, quello relativo al commissariamento della Cassa di Risparmio di Rimini (Banca Carim) che in qualche modo si tendeva a glissare, almeno per quanto riguarda le motivazioni.
Invece Elli ieri si è soffermato proprio sulle motivazioni prendendo spunto dalla relazione degli ispettori della Banca d’Italia, che, evidentemente, ancora in ambito mediatico riminese non si conosceva.
In particolare le pagine dei quotidiani riminesi si soffermano sulle critiche alla gestione della Carim, indipendentemente o comunque non solo per i risvolti sammarinesi: indisponibilità degli amministratori a fare chiarezza sul versante del Titano, ma anche dissensi interni ed errori nell’erogazione dei crediti.
Ad esempio Manuel Spadazzi di Il Resto del Carlino scrive: Secondo gli ispettori di Bankitalia
Carim avrebbe superato ‘di frequente i tassi soglia’,dunque applicando interessi da usura. Molte le ombre anche sullo scudo fiscale. Dalla relazione emerge infatti che ‘nessuna notizia è disponibile per 71 operazioni di rimpatrio e regolarizzazione di attività detenute all’estero’. Dalla Carim si ribatte come ‘le violazioni della banca non siano affatto così tante e così gravi,
come rilevato dagli ispettori’.