Rimini: Remo Lucchi nuovo presidente di Confindustria

Rimini: Remo Lucchi nuovo presidente di Confindustria

“L’economia riminese si fonda su due potenti motori per lo sviluppo: l’industria e il turismo. Due motori che fino ad ora sono andati su due strade parallele, ma che ora, per superare questo momento di crisi e scommettere sul futuro, devono fare un cammino insieme. Abbiamo sempre condiviso una capacità positiva di lavoro che non conosce ostacoli, una flessibilità e un’intraprendenza creativa. Dobbiamo partire da un orgoglio comune per tutto ciò che abbiamo fatto. Non bastano più gli sforzi singoli, non è più tempo di separatezze e polemiche, ma di una capacità costruttiva a favore di tutti. E’ questo il cambiamento che chiediamo a noi stessi e agli altri interlocutori del territorio. Da una parte un cambiamento dell’immagine che abbiamo dell’industria, che è da considerare non marginale ma trainante. Dall’altra un salto nella capacità di collaborazione stretta tra turismo, industria e istituzioni: questa può essere la molla fondamentale per il nostro futuro”.

Sono parole di coesione e stimolo alla collaborazione quelle usate dal Presidente di Confindustria Rimini Maurizio Focchi, in occasione dell’Assemblea annuale dei soci che si è svolto ieri al Palacongressi di Rimini.

Il Presidente, Focchi, infatti, nella sua relazione focalizza l’importanza dei due comparti per tutto il territorio.

Citando la ricerca realizzata dal Prof. Luigi Vergallo sul tessuto economico riminese, il Presidente ricorda che la visione comune (fuori e dentro Rimini) dà come forza economica maggioritaria il turismo mentre alla manifattura viene riservata una presenza marginale.

Un’idea che si è consolidata negli anni e viene da molto lontano, ma non corrisponde alla realtà come dimostrano i dati (consultabili nella relazione del Presidente allegata al presente comunicato) della ricerca del prof. Vergallo.

“Dai numeri – continua il Presidente Focchi – è chiaro che sia il turismo che l’industria hanno ampi margini di miglioramento. Ma entrambi hanno bisogno di infrastrutture moderne e di un’amministrazione attenta alle esigenze di tutti gli imprenditori con una burocrazia amica, certa nei tempi e nelle interpretazioni. Il nostro territorio ha come vocazione l’accoglienza e può applicarla a favore dei turisti e anche delle imprese. Per fare questo dobbiamo mettere al primo posto l’attenzione ad uno sviluppo sostenibile che abbia come valori l’ambiente, il bello, il benessere dei cittadini, uno stile di vita in sintonia con le risorse naturali. Con questo spirito sono convinto ci possano essere ampi spazi di collaborazione tra mondo del turismo e dell’industria partendo da alcune sinergie concrete”.

Tre le parole chiave che devono costituire la molla personale e sociale per un futuro di sviluppo per tutti: CRESCITA, CAMBIAMENTO, RIFORME.

Concetti basilari che vanno applicati nelle tre aree strategiche in cui occorre intervenire per superare la crisi, STATO, MERCATO ED IMPRSE.

Nello specifico: lo STATO deve riformarsi su: snellimento della burocrazia e riduzione tasse; Giustizia, presidio del territorio; Infrastrutture; Formazione (Università, Scuole Superiori).

Il MERCATO deve riformarsi su: liberalizzazioni e mercato dell’energia; Mercato del lavoro; Mercato finanziario, credito, pagamenti tra privati e tra P.A.

LE IMPRESE devono riformarsi su: innovazione/formazione; Internazionalizzazione; Crescita dimensionale/reti d’imprese.

Dai dati dell’indagine economica effettuata fra gli associati di Confindustria Rimini, emerge che nei prossimi mesi la produzione sarà in crescita per solo il 15% degli imprenditori intervistati mentre per il 33% sarà in calo.

Gli ordini totali sono in diminuzione nel 42% dei casi e l’occupazione è ancora in contrazione.

Il “credit crunch” resta il tema centrale per la sopravvivenza delle imprese e gli associati segnalano una restrizione del credito nell’84% dei casi.

A marzo 2012 rispetto a marzo 2011 nella nostra provincia si segnala una diminuzione degli impieghi verso le imprese di 200 milioni di euro.

“La crisi che viviamo– conclude il Presidente Focchi nel suo discorso – non è fatta solo di numeri e grandi decisioni, ma sta intaccando anche la nostra realtà sociale e personale. Mai siamo stati tanto legati alle vicende generali e le conseguenze della crisi le viviamo nelle difficoltà di tutti i giorni. Difficoltà che ci stanno portando a vivere questi anni con preoccupazione, ansia e in alcuni casi vera e propria angoscia con conseguenze sociali e umane, per gli imprenditori e i loro collaboratori, a volte drammatiche.Per fortuna viene a galla in questi momenti la personalità che contraddistingue la maggioranza degli imprenditori, che si identifica pienamente con un progetto d’azienda e dedica ogni sforzo per tornare al profitto e creare nuove opportunità. Questo ottimismo creativo è la risorsa che si sta mobilizzando per far sopravvivere il progetto dell’azienda. E salvare l’azienda significa salvare una storia, un patrimonio di conoscenze di persone, insomma un bene comune. Ecco perché, pur non idealizzando la categoria, sono convinto che gli imprenditori non si stanno tirando indietro rispetto alle loro responsabilità aziendali e sociali”.

Sono stati eletti come membri della GIUNTA DI CONFINDUSTRIA RIMINI per il biennio 2012-2014: Bruno Tani, Linda Gemmani, Alessandro Annibali, Bruno Morandi, Paolo Recca, Giovanni Panciroli, Daniele Torcolacci, Biagio Amati, Orfeo Grossi, Paolo Rambaldi, Giorgio Forlani, Riccardo Zannoni, Bruno Vernocchi.

Inoltre, è stato riconfermato il Collegio dei revisori contabili e dei probiviri.

Come nuovo Presidente della Piccola Industria di Confindustria Rimini, invece, è stato eletto l’imprenditore Remo Lucchi.

In occasione dell’Assemblea sono stati premiati gli iscritti all’Associazione da 60, 50, 40 e 30 anni.

Per i 60 anni le imprese: Antoniacci Tino, Galli Geom. Antonio, Mariani Srl, Ravagli Srl.

Per I 50 anni: Lucchi Srl. 40 anni: F.Lli Anelli Snc e Industrie Valentini Spa. 30 anni: Teresina Impresit Srl. 

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