Rimini. La Guardia di Finanza scova i furbetti del ‘welfare’

Rimini. La Guardia di Finanza scova i furbetti del ‘welfare’

RIMINI. La Guardia di Finanza ha fatto pervenire negli uffici del Comune di Rimini la richiesta,  della trasmissione dei fascicoli inerenti le 170 dichiarazioni non congrue individuate a marzo 2015 (e inerenti l’anno scolastico 2014-2015) dagli uffici del Comune di Rimini, e inerenti la richiesta di agevolazioni sulle rette dei nidi e delle scuole d’infanzia. Un totale di 1415 domande, che fanno quasi tutti i riminesi, poco meno del 90%, per ottenere agevolazioni sull’iscrizione dei figli a nidi e scuole d’infanzia.

La non congruità, rilevata dagli uffici del Comune di Rimini, risulta dal fatto che il reddito dichiarato non risulta compatibile con lo stile di vita presunto, individuato tramite una serie di parametri del paniere Istat, come il numero e modello di auto possedute.

Questi dati sono il risultato di un tavolo di lavoro a cui il Comune di Rimini sta lavorando da alcuni anni, con il coinvolgimento dei funzionari amministrativi del settore casa, scuola e protezione sociale, la collaborazione della Guardia di finanza e la consulenza dell’Università di Trento. L’obiettivo generale è quello di intervenire a favore di una maggiore giustizia sociale ed equità fiscale, nello specifico, quello di individuare modalità più efficaci sia nel contrasto all’evasione fiscale che nell’ottimizzazione della spesa pubblica verso chi ne ha realmente diritto.

In seguito all’individuazione di dichiarazioni non congrue, gli uffici hanno interpellato e incontrato i cittadini, i quali hanno avuto la possibilità di offrire chiarimenti circa la loro posizione. Ora la documentazione passerà, come da loro richiesta, anche alla Guardia di Finanza.

Tali verifiche di congruità saranno svolte anche sulle domande in corso di presentazione per l’anno scolastico 2015-2016.

“Si tratta di un altro passo importante – è il commento di Gloria Lisi, Vicesindaco del Comune di Rimini con delega ai servizi educativi – verso una collaborazione sempre più concreta e attiva tra istituzioni che hanno il compito di salvaguardare il bene pubblico e di tutelare gli interessi collettivi. In un periodo storico dove sempre più complesso individuare le risorse per garantire i servizi pubblici, è infatti ancora più doveroso e etico che queste siano dirette a chi  ne ha veramente bisogno e, sopratutto, sia in possesso dei requisiti economici e sociali necessari. Le scelte già fatte di adottare nuovi criteri di congruità nei bandi pubblici vanno in questa direzione, a garanzia dei cittadini onesti e per la dignità del’intera comunità. Per fare questo è stato necessario chiedere ai cittadini documentazione in più, e ai funzionari un maggiore tempo per verificarle e controllarle tutte. Ringrazio entrambi per il carico ulteriore di impegno e tempo richiesto; il riscontro e l’attenzione ottenute dalla Guardia di Finanza ci indica che siamo nella direzione giusta”.

[c.s. Comune Rimini]

 

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