La Cronaca Nuovo Quotidiano di Rimini: Un caso di omofobia viene alla luce grazie al coraggio della vittima: ingiurie, minacce e violenza privata le accuse contenute nell’esposto / Gay costretto a far sesso con una lucciola / Cuoco riminese insultato e deriso dal datore di lavoro lo denuncia ai carabinieri / A dicembre il ristoratore lo obbligò ad appartarsi nel suo locale con una prostituta
RIMINI – “Dimostrami che sei un uomo. Trovati una prostituta, portala qui, e fammi vedere se sei capace di andare con una donna”. Non siamo all’interno delle gang latino-americane e neppure nei ghetti periferici delle città metropolitane. Siamo a Rimini, moderna capitale del turismo italiano. E l’ordine non viene impartito da un capobanda tutto tatuaggi e muscoli al pivello nuovo arrivato, ma da un ristoratore del sud al suo aiutante cuoco, un 38enne riminese omosessuale e invalido civile all’80% per disturbo bipolare, assunto da appena due mesi. Era il 20 dicembre scorso quando l’uomo, dopo continue battute e ripetuti insulti, gli aveva lanciato contro questa assurda, quanto incredibile richiesta: dimostrare a lui e ai colleghi di non essere gay. Il giovane a quel punto, speventato e preoccupato di non mettere a rischio il posto di lavoro, aveva accettato. Così, tornato nel ristorante con una prostituta rumena, alla quale aveva però raccontato tutto, e appartatosi in una stanzetta riservatagli dal datore di lavoro, si era messo alla prova. (…) Non convinto, nonostante la testimonianza favorevole della lucciola, il ristoratore, con ancor più insistenza, aveva ripreso a tempestare di insulti e prese in giro il cuoco. Evidenziando tutta la sua omofobia. Fino a quando, esasperato e stanco, il riminese si è deciso a raccontare tutto ai carabinieri. (…)
