Rimini. Donna perseguita i vicini di casa: il giudice la obbliga a curarsi

Rimini. Donna perseguita i vicini di casa: il giudice la obbliga a curarsi

Donna perseguita i vicini di casa: il giudice la obbliga a curarsi

Una 53enne, indagata per stalking, è stata dichiarata incapace di intendere e di volere Dovrà seguire un percorso terapeutico in una struttura del Riminese, dove avrà la residenza

Era diventata l’incubo dei vicini. Per anni. Rumori a qualsiasi ora del giorno e della notte, insulti e persino delle telecamere installate per controllare gli spostamenti di una famiglia residente in un condominio di Cattolica. Per questo lei, una donna di 53 anni, è stata indagata per stalking. E per quella vicina di casa molesta il gip aveva già accolto la richiesta presentata dal legale della famiglia, l’avvocato Massimo Melillo, prevedendo per la donna il divieto di avvicinarsi all’abitazione dei coniugi, di recarsi nei luoghi abitualmente frequentati dalla famiglia e soprattutto di battere con qualunque oggetto sul soffitto, contro le porte e le ringhiere in orari serali. Ora c’è un ulteriore sviluppo della vicenda: la consulenza tecnica, una perizia psichiatrica ordinata dal gip Raffaella Ciccarelli, affidata a Renato Ariatti, ha stabilito che la 53enne è totalmente incapace di intendere e di volere. Per questo il giudice ha disposto la misura di sicurezza della libertà vigilata, con l’obbligo di residenza e cura in una struttura terapeutica di Rimini. Dunque, alla donna è stato imposto l’obbligo di sottoporsi alle cure del caso (sarà seguita anche da uno psichiatra), oltre a dover stare lontano dai coniugi residenti a Cattolica. Il suo percorso terapeutico sarà valutato periodicamente (…)

Articolo tratto da Resto del Carlino

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