Nello scorso weekend sul lungomare di Rimini è esploso il caos a causa della gara di triathlon e dei tantissimi bagnati al mare.
L’assenza di segnaletica, i clienti che giravano a vuoto persi nei meandri dei sensi di marcia cambiati, le macchine rimosse a decine e le multe che fioccavano imperterrite hanno scatenato l’ira dell’associazione degli albergatori.
Patrizia Rinaldis, presidente di Aia, attacca: “L’organizzazione del Comune è stata pessima e l’assenza di segnaletica è stata imbarazzante, producendo degli effetti disastrosi che non si erano mai visti. Sono state rimosse una cinquantina di auto perché i clienti hanno parcheggiato sul lungomare e non c’era segnaletica che indicasse che lì sarebbe passata la gara di triathlon”.
La Rinaldis è un fiume in piena: “Chi ha avuto la fortuna di inoltrarsi nelle vie per raggiungere il mare, si è trovato in un guazzabuglio intricato di strade, un vero e proprio girone infernale, senza l’aiuto di nessun cartello che indicasse la via d’uscita”.
Tanti albergatori hanno inoltrato qualche lettere di protesta direttamente all’amministrazione comunale, alla quale hanno inviato anche le cifre salate dei taxi pagati ai clienti che si sono trovati con l’auto rimossa.
La presidente di Aia tuona: “Nessuno di noi albergatori era stato informato delle modifiche che sarebbero state fatte alla circolazione e questo è molto grave perché è un errore imperdonabile visto i 2 giorni di delirio ai quali siamo stati sottoposti”.
Fonte: (corsivo) “Il Corriere di Romagna”