Stanco, abbandona la banda di bulli. Per il “traditore” sono botte e minacce. Affrontato dal capo branco due volte. La prima gli ha puntato un coltello, la seconda lo ha colpito con un bastone
ENRICO CHIAVEGATTI – Decide di abbandonare la compagnia di bulli di cui fa parte perché non approva il comportamento tenuto soprattutto dal capo. Quest’ultimo, però, non la prende bene e per il “traditore” inizia un vero e proprio calvario, fatto di minacce e aggressioni fisiche. Sono le basi del processo che vede alla sbarra un 28enne riminese, difeso di fiducia dall’avvocato Luca Greco, accusato di percosse e minacce ai danni di un coetaneo. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna