Marco Lombardi, candidato alla Presidenza della Provincia di Rimini per il centrodestra, alla lettura dei risultati della commissione esaminatrice dei project financing – Coopsette e Jean Nouvel favoriti rispetto a Altieri-De Smedt – ha affermato in una nota che “l’esito era prevedibile” e che, sopratutto, non è d’accordo “sul prezzo che la città dovrà pagare per avere tutto questo”.
A stretto giro di posta è arrivata la replica del Comune di Rimini che ha duramente ripreso Lombardi accusandolo di strumentalizzare la polemica a fini elettorali e di non conoscere appieno le carte: dire che l’esito era “largamente prevedibile già in partenza non solo risulta una sciocchezza in termini perché allo stato non c’è alcun ‘esito’ ma è offensivo ed infamante verso il lavoro e la professionalità dei direttori e dei dirigenti comunali che compongono la Commissione giudicatrice i quali naturalmente hanno la possibilità di tutelarsi in ogni sede”.
Critiche sui project nella giornata di ieri sono piovute anche da Maurizio Ermeti del Piano strategico di Rimini, e dall’ordine degli Ingegneri di Rimini. Proprio Ermeti ritiene necessario un confronto con il Piano Strategico, cosa peraltro già affermata dal Comune di Rimini nella nota diffusa alla stampa martedì.
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