Andrea Rossini – Corriere di Romagna: Il locale, nonostante i provvedimenti adottati della proprietà, è meta di spacciatori e malintenzionati: potrà riaprire i battenti soltanto il prossimo 15 settembre / “Cocoricò” chiuso per tre settimane / Provvedimento del questore su proposta dei carabinieri a «tutela di sicurezza e salute»
RIMINI. Il “Cocoricò” resterà chiuso per tre settimane a partire da oggi. E’ quanto ha disposto il questore di Rimini Alfonso Terribile su proposta della Compagnia carabinieri di Riccione. Il provvedimento è stato notificato ieri dagli agenti della divisione di polizia amministrativa al titolare della licenza, residente a Riccione.
Sulla base della relazione dei carabinieri di Riccione è emerso, infatti, che nonostante la collaborazione della proprietà e gli accorgimenti adottati nell’ultimo anno per migliorare la sicurezza, «il locale continua a essere luogo di ritrovo, se non punto di riferimento, di consumatori e spacciatori di sostanze stupefacenti », soprattutto sintetiche a base anfetaminica, oltre che di borseggiatori, ladri, attaccabrighe pronti ad approfittare della folla e dello stordimento collettivo. I tentativi di dissuasione e la repressione non hanno avuto effetti duraturi. Secondo le autorità i malintenzionati, provenienti da varie parti d’Italia, continuano a confondersi con gli altri frequentatori del locale e i reati si moltiplicano tra la pista e il parcheggio creando «una oggettiva situazione di pericolo per la sicurezza e la salute pubblica». Nel documento si fa cenno, ma soltanto tra le righe, alla presunta violenza sessuale avvenuta in un bagno di servizio, episodio che in realtà ha provocato allarme sociale e contribuito a riportare i riflettori sulla “piramide”, tempio dello sballo.