Reati transnazionali discussi a San Marino

Reati transnazionali discussi a San Marino

È stata una grande giornata quella di sabato 20 giugno per il Diritto a San Marino. Presso il Centro sociale di Dogana per tutta la giornata si sono alternati alcuni fra i più grandi esperti del diritto italiano e sammarinese per trattare il tema degli “Aspetti di Cooperazione Giudiziaria Europea e Sammarinese in materia penale” promosso dall’I.S.S.Po.S. di San Marino col Patrocinio delle Segreterie di Stato per la Giustizia e per l’Università e Cultura della Repubblica.

Il tema, come noto, è di strettissima realtà per la nostra Repubblica che in questi ultimi anni, prima con i posti di blocco della Guardia di Finanza ai confini, poi con il caso Re Nero, per continuare con il recente caso Varano che ha portato all’arresto dei vertici della Cassa di Risparmio, ha subito duri colpi nonché critiche al proprio sistema di controlli sui reati e sulla propria disponibilità a cooperare. Il colpo più duro è stato tuttavia quello del Moneyval che, definendoci “paese non collaborativo”, ci ha messi in procedura rafforzata, in attesa dell’esame di settembre.

La giornata è stata divisa in due parti: in mattinata si sono alternati esperti del calibro dell’Avv. Paolo Iorio, presidente di “Avocats Sans Frontières-Italia”, del Dott. Antonio Laudati, Direttore Generale degli Affari Penali presso il Ministero di Giustizia italiano ed il Dott. Jean-Philippe Rivaud, Magistrato francese esperto in rapporti internazionali. Attraverso questi interventi, è stata chiarita l’ineluttabile tendenza europea alla collaborazione sempre più stretta fra i paesi dell’Unione, dato che il libero mercato, la libera circolazione dei beni, dei servizi e delle persone e la globalizzazione hanno internazionalizzato anche i reati. Il dott. Laudati, attraverso la produzione di ampia casistica sul punto, ha dimostrato come ormai i reati cosiddetti nazionali (cioè i reati che vengono commessi esclusivamente in uno stato) siano una percentuale inferiore al 50%, mentre la maggior parte delle violazioni penali siano di tipo internazionale o transnazionale. Ciò postula necessariamente la collaborazione delle autorità giurisdizionali, in primo luogo attraverso uno scambio orizzontale delle informazioni: uno scambio cioè che non coinvolga le autorità governative o diplomatiche, ma che ponga in contatto diretto le magistrature coinvolte.

Per arrivare a questo punto è necessario formare sia i magistrati che gli avvocati ad una conoscenza linguistica e giuridica che fino ad ora non è stata ritenuta necessaria. Il Dott. Rivaud ci ha illustrato come i magistrati francesi siano vincolati a frequentare corsi di lingua e stages all’estero proprio per migliorare le proprie competenze in questo senso. L’Avv. Iorio ha invece lamentato una sostanziale disorganizzazione ed impreparazione della maggioranza degli avvocati in merito. Né in Italia, né a San Marino, né all’estero sono infatti previsti corsi obbligatori di formazione ed aggiornamento per avvocati che intendano seguire i propri casi anche al di fuori degli ormai stretti confini nazionali.

Nel pomeriggio si sono invece affrontate, grazie agli interventi del Commissario della Legge Rita Vannucci, dell’Avv. Moreno Maresi e dell’Avv. Luca Ventaloro, le problematiche più attinenti all’attuale situazione della Repubblica di San Marino e del suo rapporto con le autorità giurisdizionali estere.

Il Commissario Vannucci ha fornito una chiara ed esaustiva immagine dell’attuale situazione dell’ordinamento giuridico sammarinese in materia di collaborazione con l’estero, passando poi ad osservare come nell’attuale momento gli sforzi della Repubblica per adeguarsi alle normative internazionali siano rilevanti, essendo essi non una cessione di sovranità,bensì un semplice adeguamento alle regole che la comunità internazionale si è data ormai da qualche anno al fine di contrastare i reati internazionali e transnazionali.

L’esame delle problematiche della tutela del diritto alla difesa ed al contraddittorio del soggetto sottoposto ad indagini in un procedimento in cui sia stata formulata una rogatoria internazionale è stata poi proseguita dall’Avv. Maresi, il quale ha posto in evidenza talune debolezze della procedura sammarinese, la quale non prevede udienza (né quindi contraddittorio delle parti) nel corso del procedimento di reclamo contro il provvedimento di approvazione della rogatoria estera.

La giornata si è conclusa con una panoramica svolta dall’Avv. Luca Ventaloro in materia di diritto minorile penale degli stati europei, tema su cui, insieme a quello dei reati finanziari e fiscali, vertono la maggior parte delle rogatorie.

Come già detto, una grande giornata. Un’opportunità per gli studiosi e gli operatori del Diritto che ha visto fra il pubblico avvocati e magistrati provenienti da Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Campania e che però, purtroppo, non è stata pienamente sfruttata dall’ambiente legale sammarinese, di cui non erano presenti i rappresentanti.

Alla chiusura dei lavori, ci si è dati appuntamento dopo l’estate per l’analisi delle normative in materia di intercettazioni, rogatorie internazionali in materia penale e adeguamento della legislazione nazionale alle convenzioni e agli standard internazionali in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo che il Consiglio Grande e Generale sta discutendo e di cui si prevede l’approvazione entro settembre. Speriamo allora in una più attenta e numerosa partecipazione sammarinese!

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