Fu la Democrazia Cristiana a bloccare un ulteriore scandalo che si sarebbe aggiunto a quello di Re Nero. Scandalo che sarebbe derivato dalla vendita della Centrale del Latte alla coppia Edoardo Cignoli e Gianluca Paganelli operanti nel settore lattiero caseario del Nord Italia e con qualche problema con le quote latte (
Latte Nero) e, anche, con la giustizia.
Ne hanno parlato oggi in conferenza stampa, Pasquale Valentini, Giuseppe Guidi, Luigi Mazza e Loris Francini.
Il bubbone era scoppiato nel 2006, quando gli imprenditori Cignoli e Paganelli risultavano i più papabili per l’acquisizione della Centrale del Latte, fino a che le aziende per le quali lavoravano, avevano negato di aver dato loro mandato a portare avanti la trattativa.
In una conferenza stampa, i due avevano attaccato la Dc. Alla fine l’operazione saltò, e il resto è storia di oggi, con l’accusa di truffa.
Cignoli è anche parte del corpo diplomatico di San Marino e il Governo ha avviato una verifica a suo carico. ‘Perché – si domanda ancora Valentini – l’allora esecutivo difendeva così questi personaggi?’. ‘Se non avessimo denunciato la vicenda – fa eco Loris Francini – oggi sarebbero coinvolti anche i nostri allevatori’.
Ancor più pesanti gli interrogativi sollevati dal capogruppo Luigi Mazza: ‘Si tratta solo di errori dovuti alla sfortuna? Prima il caso Cogetech, ora questo. Secondo noi è qualcosa di più. Quali sono gli interessi nascosti? E’ ben nota la conoscenza tra Cignoli e Paride Andreoli’. ‘La verifica andrà fatta in tutti i settori – conclude Giuseppe Guidi – il Governo dovrà dirci quali sono le attività a rischio e agire di conseguenza: o si mettono in regola o lasciano San Marino’. (Francesca Biliotti, San Marino Rtv)