Pasquale Valentini a Rossi e Morganti

Pasquale Valentini a Rossi e Morganti

COMUNICATO STAMPA

Carissimi Giuseppe e Alessandro,

vi ringrazio dell’atteggiamento di riguardo e di considerazione che riservate a me e a Mario, e mi auguro di avere un’intelligenza sufficientemente acuta per cogliere quella che voi chiamate un’opportunità. Nelle considerazioni che voi fate c’è tuttavia una contraddizione che mi permetto di evidenziare per dovere di chiarezza.

Come ho già detto nei giorni scorsi, tutti abbiamo riconosciuto i gravi danni prodotti dall’instabilità politica e, ancora tutti, abbiamo voluto per questo la riforma elettorale. Ora, a pochi mesi dal responso elettorale, che ha sancito con le nuove regole l’esistenza di una coalizione in grado di governare e, con i cittadini che per la prima volta hanno legittimato con il loro voto un programma di governo e una maggioranza che lo sostiene, non è accettabile che le forze politiche ricomincino a parlare di formule di governo. Non è dunque su questo che si può basare una proposta di collaborazione e, ancora meno, sulla pretesa che noi possiamo condividere un giudizio negativo sull’attività del nuovo governo, che, benché migliorabile, ha già dato segni evidenti di una svolta che non volete riconoscere.
La collaborazione, che voi dite di voler offrire, non può essere dunque rivolta a mettere in discussione un quadro istituzionale, che ha davanti cinque anni per dare prova della sua efficacia. Ma questa collaborazione, come voi dite, è indispensabile, se rivolta alle scelte che il nostro Paese deve fare su temi strategici, che riguardano le emergenze che stiamo vivendo. Perciò, invece che fare proposte di governi di unità nazionale, dite su quali basi volete che si raggiungano gli accordi con l’Italia in materia finanziaria e contro le doppie imposizioni; dite in quale direzione e con quali strumenti pensate che si possa progettare il futuro sviluppo di San Marino; dite come volete la riforma della P.A. che il governo sta portando a termine e le altre riforme che sono già in cantiere.

Vi assicuro che non mancherà il mio impegno, e sono certo che Mario è dello stesso avviso, per fare in modo che su questi temi possa elevarsi il livello del dibattito politico e il coinvolgimento fra tutte le forze che sono sinceramente tese a far fare al Paese quel salto di qualità che tutti auspichiamo, ma nella chiarezza e nel rispetto dei ruoli che, democraticamente, i cittadini ci hanno assegnato.

San Marino, 27 maggio 2009

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