Questa mattina, presso la Sala del Castello di Borgo Maggiore, si è svolta la conferenza stampa indetta dal consigliere Fiorenzo Stolfi riguardo le accuse mosse nei suoi confronti dalla Commissione Consiliare Antimafia.
Stolfi non critica la creazione di una Commissione consiliare antimafia sul caso Fincapital, anzi, ritiene giusto e indispensabile che essa sia stata voluta all’unanimità dal Consiglio Grande e Generale.
Le critiche che rivolge alla relazione, invece, sono di carattere metodologico.
Tra le varie critiche riportate alla relazione dell’antimafia, Stolfi rileva alcune anomalie cruciali, le quali hanno leso la legittimità della stessa.
Come già ribadito nel suo intervento in Consiglio, il consigliere del Psd, osserva che il fatto che non siano stati ascoltati, come veri e propri testimoni, le persone chiamate in causa nella relazione, sia una carenza gravissima.
La mancanza di contraddittorio per Stolfi è un aspetto inaccettabile, la quale compromette l’intero operato della Commissione.
Un’altra anomalia Stolfi la rileva nella credibilità di alcuni testimoni chiamati dalla Commissione, come, ad esempio, Roberto Zavoli, sul quale il consigliere ha delle grosse riserve.
Infine, critica anche le posizioni di Venturini – membro della Commissione – e del Segretario Esteri, Antonella Mularoni. Venturini ritiene che le verità emerse dalla relazione siano oggettive, e la Mularoni che la Commissione ha selezionato dei testimoni credibili, scartando quelli non attendibili.
Questi due pareri sono per Stolfi non solo inaccettabili, ma delle vere e proprie strumentazioni politiche dirette a scatenare la macchina del fango verso alcuni personaggi della politica nostrana ormai scomodi a molti.
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