“La Federazione Russa non ha donato alcun vaccino alla Repubblica di San Marino”.
Così la segreteria di Stato per la Sanità risponde, attraverso una nota, in merito a quanto diffuso a mezzo stampa dal comunicato del Comites San Marino, con particolare riferimento alle dichiarazioni del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, durante la conferenza tenuta al Meeting 2021 lo scorso 22 agosto.
Le dosi di Sputnik V, che “hanno permesso l’implementazione di un’efficace e quanto mai celere campagna vaccinale, raggiungendo il 70% di somministrazioni alla popolazione residente a San Marino nell’arco di poco più di due mesi”, sono state “acquistate dall’Istituto nazionale di epidemiologia e microbiologia ‘Nikolai Gamaleya’ di Mosca”.
In conclusione, “ricordando l’ampia collaborazione che la Repubblica di San Marino ha sempre cercato e ottenuto sul tema dei vaccini anti-Covid-19 con le istituzioni sanitarie italiane, europee e mondiali”, la segreteria di Stato per la Sanità dice infine di condividere con il Comites “la necessità che ogni scelta che dovrà essere intrapresa nel prosieguo del contrasto al Covid debba poggiare su solide indicazioni scientifiche fornite dagli organismi internazionali, dall’Istituto superiore di sanità italiano e dal Comitato tecnico scientifico del ministero della Salute italiano”.
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