San Marino. Il Consiglio Grande e Generale sta ascoltando, in seduta segreta, il riferimento del Segretario di Stato alle Finanze, Gian Carlo Capicchioni sui soldi erogati dallo Stato – senza ritorno – per ‘salvare’, si fa per dire, certe banche in difficoltà. Le banche, secondo Smtv San Marino, sarebbero: Banca Commerciale, Credito Sammarinese ed Euro Commercial Bank. Lo Stato è intervenuto con il credito di imposta. E sarebbero state presentate 50 richieste di parola.
Si stima che fra erogazione diretta o come credito d’imposta, lo Stato si sia impegnato per un importo enorme, che Banca Centrale, tuttavia, non ha ancora reso pubblico.
Di certo non pare esserci alcuna volontà di restituire quanto ricevuto, a leggere quanto scritto sul giornale di proprietà, da Stefano Ercolani, Presidente di Asset Banca che ha acquisito Banca Commerciale Sammarinese. In sostanza, par di capire, che chiedere la restituzione dei soldi pubblici vuol dire continuare a “ferire quel mercato di cui tanto si parla rimuginando su ciò che è stato e volendo per forza colpire i beneficiari del credito di imposta, ovvero coloro che con i propri sforzi e le proprie energie hanno di fatto scongiurato la perdita dei depositi. Gli stessi pur se privati dovranno abbassare il tetto agli stipendi degli organi di amministrazione e di controllo, dei dirigenti, dei dipendenti e dei collaboratori (così recita l’articolo 41 della finanziaria) infrangendo una regola d’oro del liberalismo“.
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