San Marino. Sei milioni di danno all’erario, due condanne. L’informazione

San Marino. Sei milioni di danno all’erario, due condanne. L’informazione

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Danno da sei milioni di euro all’erario, due condanne / Quattro anni e due mesi per il titolare di fatto della società. Dieci mesi all’amministratrice

Un danno alle casse dello stato per circa 6 milioni di euro tra monofase non versata e rimborso di imposta non dovuta. Difficile dire se questi denari saranno mai recuperati. Di certo, per ora, c’è la condanna in primo grado dei due imputati, Mariana Horvath e Carmine Prisco.

Dopo che la volta scorsa, a giugno, avevano deposto, davanti al giudice Gilberto Felici, la direttrice del Tributario, Ida Valli, e l’ispettore Paolo Francioni del nucleo antifrode della polizia giudiziaria, erano emersi sia l’ingente importo frodato allo stato sia le false fatturazioni per circa 13 milioni di euro, ieri ha deposto una dipendente della ditta. La testimone ha confermato che le era stato chiesto in certe occasioni di effettuare delle pratiche e delle fatturazioni anomale. Circostanza che aveva rilevato anche perché alcune sue conoscenti dell’Ufficio tributario le avevano segnalato un modo non corretto di operare della ditta.  A quel punto la dipendente si era consultata con il suo commercialista. E qui la testimone ha riferito una circostanza inquietante. “Il mio commercialista mi aveva consigliato di non dire niente, perché Prisco e i suoi giravano armati”

 (Questa seconda parte è stata pubblicata il giorno dopo alle ore 7,30)

Questo, secondo quanto riferito
ieri in aula dalla dipendente
della società, succedeva alla
Alexander Textile Group, che tra
l’altro figura anche nell’elenco
Terreno “finto” edificabile: “quell’annuncio che cercavi non è più disponibile”
dei “furbetti” della monofase,
calcolata in 5.067.744. La società
è al primo posto per debiti nei
confronti dell’erario nell’elenco
delle società cessate che hanno
immobilizzazioni.
Il rinvio a giudizio era stato
firmato dal Commissario della
legge Laura Di Bona ed ha scandagliato
un triennio dell’attività
di questa società, dal 2008 al
2010. Sono emerse centinaia di
fatture per vendite fittizie o con
indicazione di acquirenti diversi
da quelli effettivi. Documentazione
falsa per fare valere all’Uf-
ficio tributario crediti per il
rimborso dell’imposta monofase
sulle importazioni.
oltre alla truffa ai danni dello
stato erano imputate agli accusati
anche le false dichiarazioni
a pubblico ufficiale, per via delle
false fatture presentate al tributario,
e il contrabbando.
Conclusa l’istruttoria dibattimentale
ieri si è passati alle
conclusioni. Il Procuratore del
Fisco aveva chiesto 10 mesi per
l’amministratrice e 3 anni e 9
mesi per Prisco. L’Avvocatura
dello stato ha chiesto il risarcimento
del danno.
L’avvocato della Horvat, Gianna
Burgagni, aveva chiesto l’assoluzione
per la sua assistita.
Alla fine il giudice Gilberto
Felici, valutati i fatti, ha condannato
complessivamente la
amministratrice, residente a San
Marino e presente al processo, a
7 mesi di prigionia, un anno di
interdizione dai pubblici uffici e
diritti politici, 200 euro di multa,
concedendo la sospensione condizionale
della pena. Condanna
più pesante per Prisco, contumace
al processo. Per l’uomo,
che di fatto gestiva la società, è
stata fissata una pena di 4 anni
e 2 mesi, 5000 euro di multa e
3 anni e 6 mesi di interdizione,
senza benefici. I due sono stati
condannati in solido anche a
risarcire il danno all’erario.
Possibile appello.

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