Il duello tra maggioranza e opposizione è tornato ad accendersi in Consiglio sul progetto di legge qualificata di Libera “Modifica dell’articolo 12 della legge qualificata 25 aprile 2003 n.55”.
Lo riferisce San Marino News Agency attraverso il proprio report sulla seduta pomeridiana di ieri del Consiglio Grande e Generale.
“Si chiede di ridurre il numero di consiglieri necessari affinché si possa espletare il sindacato direttore sulla Costituzionalità delle norme – ha spiegato Rossano Fabbri (Libera) -. Il progetto di legge non si propone di risolvere una problematica specifica, ma vuole fare ragionare la maggioranza rispetto alla situazione politico–numerica non appropriata di composizione a seguito della nuova legge elettorale”. Poi ha aggiunto: “Se la maggioranza dovesse chiudere le porte, a noi rimarrebbero intatti i diritti di adire mediante il Collegio per sollevare l’eventuale eccezione di incostituzionalità della norma”.
Ma il segretario di Stato per gli Affari Interni, Elena Tonnini, ha frenato: “Non sarebbe sufficiente modificare con legge qualificata, ma occorrerebbe comunque una legge di revisione costituzionale”.
“Da parte di questa maggioranza non è stato compiuto alcun atto che abbia limitato i diritti della minoranza”, ha detto Maria Luisa Berti (Npr).
“Noi non grideremo al colpo di Stato”, ha rimarcato Nicola Renzi (Rf), secondo il quale “il fatto di poter chiamare in causa il Collegio garante è una garanzia che viene data all’opposizione”.
Gian Matteo Zeppa (Rete) ha invece ricordato “l’elenco delle forzature fatte nella scorsa legislatura”.
Nel finale della seduta è stato approvato un ordine del giorno, sottoscritto dalle forze di maggioranza e da Libera, sul tema del finanziamento estero: Rf si è astenuta.
È stato respinto, invece, l’odg di Libera sul tema dei rifiuti.
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