San Marino. Riflessioni post referendum. Pietro Masiello

San Marino. Riflessioni post referendum. Pietro Masiello

Riflessioni post referendum di Pietro Masiello

“Il solo Polo della Moda non potrà frenare il declino economico del Paese”                              

E’ notorio che le vittorie (referendarie) hanno sempre molti padri e le sconfitte sono sempre orfane, ma osservando con uno sguardo più disincantato e freddo è evidente come questi referendum pur nella loro eterogeneità siano stati caricati di valenze improprie e aspettative iperboliche.
Inizio rispondendo agli apocalittici vaticini di chi prevede: “San Marino piomberà nell’ingovernabilità populista sommerso da referendum utilizzati dalle minoranze” ,  “….non esisteranno più certezze e ciò sarà la definitiva tomba della politica”, amen!
Intanto faccio presente che un ampio uso delle consultazioni referendarie è previsto sia in Svizzera che negli Stati Uniti d’America che pur nel loro diverso assetto istituzionale non mi sembrano  dittature populiste, ma democrazie compiute che ognuno a proprio modo,  funzionano discretamente.
Sottolineo in aggiunta a quanto già detto, come già la politica sia fatta da maggioranze che causa astensionismo al voto più o meno marcato, rappresentano di fatto, calcoli alla mano  delle mere minoranze, poi con i referendum semmai si prende atto del suicidio della politica specie quella sammarinese, intesa sia come maggioranza che come governo.

 

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