Dal Comitato Promotore del Referendum sulla Preferenza Unica, legale rappresentante Augusto Casali.
Non possiamo soprassedere rispetto alle dichiarazione rilasciate in Conferenza Stampa da tre Segretari di Stato a nome dell’intero Esecutivo in relazione al Referendum per la riduzione delle preferenze da tre ad una.
Quando il Governo è costretto a scendere in campo in prima persona è segno di debolezza o necessità di dover difendere a tutti i costi qualcosa che gli è molto caro. E nel caso della preferenza unica vi è l’estremo tentativo di difendere il sistema delle “cordate”, tanto care a molti dei protagonisti attuali della politica sammarinese.
Infatti, senza cordate molti di loro, non potendo contare più sull’ausilio degli “spingi-bottone”, non potrebbero essere importanti come lo sono oggi e molti altri sparirebbero addirittura dalla scena politica.
La falsa preoccupazione che manifestano riguarda i giovani e le donne che, secondo loro, sarebbero penalizzate. Ma se per andare in Consiglio Grande e Generale, che rimane composto di 60 membri, saranno necessarie meno preferenze è evidente che proprio i giovani saranno favoriti, non trovando più la strada sbarrata dalle “cordate” dei capi-bastone. E’ un fatto matematico. Non è difficile da capire.
Addirittura, i rappresentanti del Governo, si sono spinti ad affermare che la preferenza unica “non va bene per il nostro sistema”. Ora, capiamo che sia difficile argomentare, ma a volte, forse, sarebbe meglio tacere, se non altro per evitare di manifestare i propri limiti.
Che differenza potrebbe portare la riduzione da tre ad una delle preferenze in occasione delle Elezioni Politiche Generali? Tecnicamente nessuna, è evidente e sostenere il contrario è davvero una assurdità istituzionale!
Leggi il comunicato Comitato Promotore