Anna De Martino di NQRimini San Marino ha intervistato Alessandro
Rossi, Coordinatore di Sinistra Unita, ex coalizione Riforme e Libertà, minoranza in Consiglio Grande e Generale, ponendo, fra l’altro (Reggenza Gatti), domande sullo stato del mondo politico sammarinese una volta detto di sinistra.
Oggi a San Marino quante sinistre ci sono? “Nonostante mi senta una persona di sinistra credo che il prossimo futuro della politica di San Marino dovrebbe essere gestito superando le categorie del Novecento per ridefinirle nella direzione della valorizzazione, ossia sostenibilità dei valori e dei beni comuni, in primis lo Stato Sociale”.
Un’unione dei partiti socialisti, in un solo Partito socialista, come vuole Casali, è un’alternativa ad Ap, e quindi apre la possibilità a nuove coalizioni? “Una aggregazione, soprattutto se formalmente a sinistra, va sempre salutata positivamente, è chiaro che questo passaggio metterà in moto processi per creare un’alternativa al Patto per San Marino”.
E Sinistra Unita in un eventuale nuovo scenario come si collocherà? “Cerchiamo di stare con la cittadinanza, cerchiamo di eliminare l’autoreferenzialità della politica facendo comprendere ai cittadini che per gestire il Paese si deve essere uniti, organizzati, con idee innovative capacità politiche e tecniche. Dire che l’esistente non ci piace è facile, lottare per costruire un sistema alternativo molto più complesso, anche perché le forze della nazione hanno ancora molte armi persuasive a disposizione. Noi cerchiamo di unire, dare spazio ai giovani, valorizzare le intelligenze che hanno resistito alla deriva degli anni Novanta e cercare di far comprendere a tutti i cittadini sammarinesi che solo facendo rinascere il senso di comunità si potrà superare la crisi”.
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