Nella mattinata di oggi il Tribunale di San Marino, accogliendo la
richiesta avanzata dalla FULCAS-CSU su mandato di 21 dipendenti, ha
apposto i sigilli alla sede della TODOS Srl, che è meglio conosciuta
come il “primo” call-center della Repubblica di San Marino.
La richiesta
della CSU è originata
dalla mancata corresponsione degli stipendi relativi al mese di Novembre
e dalla già annunciata difficoltà nel corrispondere la 13’ mensilità e
lo stipendio del mese di Dicembre.
“Purtroppo dobbiamo constatare – interviene il Segretario della
FULEA/FULSAC CSdL Alfredo ZONZINI – che le nostre fortissime perplessità
riguardo a progetti di sviluppo per il Paese basati su società a basso
valore aggiunto, quali sono tipicamente i call-center, stanno trovando
conferma concreta. Questo purtroppo nonostante i rilevanti incentivi ed
agevolazioni concessi dallo Stato per promuovere il ricollocamento e la
riqualificazione dei lavoratori attinti dalle liste di mobilità.
L’aspetto ancor più preoccupante è che se la società in questione
dovesse chiudere i battenti, molti lavoratori si ritroverebbero senza
neanche il paracadute degli ammortizzatori sociali.”
“Nel corso delle
ultime settimane – puntualizza il Segretario della FCS – CDLS Gianluigi
GIARDINIERI – si sono svolti alcuni incontri con la proprietà
dell’Azienda, uno dei quali presso la Segreteria al Lavoro, per
verificare la possibilità di uscire da questa situazione di inadempienza
verso i dipendenti. Purtroppo abbiamo constatato che le prospettive per
il prossimo futuro sono quanto mai incerte e, per evitare ulteriori
danni ai tanti lavoratori sammarinesi e residenti in attesa dello
stipendio, abbiamo deciso di attivare una azione legale urgente con
l’obiettivo di sequestrare i beni aziendali a salvaguardia dei crediti
maturati dai dipendenti della TODOS Srl.”
Leggi comunicato Csdl
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