“Per il segretario Ciavatta, la riforma previdenziale dovrebbe essere un intervento a sé stante e indipendente dalle politiche complessive del governo. Esattamente il contrario di quanto chiede la Csdl…”.
A dirlo in una nota è la Confederazione sammarinese del lavoro in seguito alla puntata di ieri di “Csdl Informa”, trasmessa in diretta sulla pagina Facebook Cuore Csdl, a cui hanno partecipato, oltre al segretario Giuliano Tamagnini che ha coordinato il dibattito sulla riforma previdenziale, il segretario confederale William Santi, il segretario Fupi, Antonio Bacciocchi, la funzionaria Fuli, Simona Zonzini, il funzionario Fucs, Sthéphane Colombari, e il segretario Fups, Elio Pozzi.
“Ci è stata illustrata la criticità del sistema, e ci sono stati riproposti numeri che già conoscevamo – ha commentato Santi -. Da anni sappiamo che la situazione del sistema previdenziale è seria; negli esercizi annuali le uscite sono di gran lunga superiori alle entrate. Come rappresentanti dei lavoratori siamo preoccupati di questo sbilancio finanziario, che crea un rischio di impoverimento per chi è pensione e per chi ci andrà. La riforma va fatta senza indugio. Detto ciò, nel ribadire la nostra disponibilità al confronto, ancora una volta abbiamo evidenziato che la riforma pensionistica deve essere collocata in un contesto più ampio, che includa anche altre riforme, in primis la revisione del sistema fiscale, per correggere e completare la riforma del 2013 e indurre tutti a versare al fisco secondo le proprie risorse reali, e tutta la partita che riguarda il debito pubblico, mettendo mano alla questione dei grandi debitori e le responsabilità dei dissesti bancari, che sono la causa principale dell’enorme voragine nei conti dello Stato”.
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