Segue precisazione – rettifica del prof. Giuseppe Roberti
Dal servizio di Francesca Biliotti su Smtv San Marino, anche sulla base della lettera aperta – comunicato dei giorni scorsi, par di capire che il prof. Giuseppe Roberti, già presidente della Banca Commerciale Sammarinese, non accetta di ‘pagare’ per il buco che sarebbe stato riscontrato in detta Banca: “Ora dicono che dobbiamo pagare i debiti della Banca commerciale, parliamo di
milioni, ma nessuno spiega i motivi né di cosa siamo esattamente accusati“.
E’ questo il succo dei due ultimi interventi pubblici del Professore?
Tutto ruota attorno al buco di Bcs che Banca Centrale si era impegnata a rendere noto entro il giugno 2012 e in merito al quale si aspetta l’intervento del Segretario di Stato alle Finanze, Claudio Felici?
Insomma anche questa volta, secondo il Professore, dovrebbe pagare comunque lo Stato come è successo, senza alcun recupero e alcun danno per i furfanti, nel caso Banca del Titano (e poi Smib), e come sta succedendo, a quanto pare, nel caso Credito Sammarinese?
Il prof. Roberti ha terminato la lettera-comunicato con un enigmatico riferimento alla composizione della galassia
Bcs.
Un’altra volta si è paragonato ad Emilio Della Balda.
E’ in causa con l’ex generale della Guardia di Finanza, Alberto D’Amico.
Centrale, però, sembra di capire, è il problema del buco … da ripianare.
Da chi?
Da chi ha attinto ai conti Mazzini?
Si ha bisogno di sapere, non solo per un dovere di comunicazione. C’è di mezzo anche quell’errore segnalato a Ranfo.
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Precisazione – rettifica del prof. Giuseppe Roberti
Egregio direttore
In merito a quanto letto sul vostro sito la prego di pubblicare le presenti precisazioni.
1) In merito all’eventuale perdita di BCS non dico che debba pagare lo stato anzi ma chi ha rubato ed anche chi ha sbagliato. C’è poi un contratto di vendita tra i soci proprietari BCS ed i compratori del quale non conosco i contenuti ma, ma per quanto letto anche sulla stampa l’accordo è stato raggiunto con la mediazione di Banca Centrale e quindi dello stato.
2) Non sono in causa con l’ex generale della guardia di finanza se , lei si riferisce alla famosa delibera extra cda ho già dimostrato anche in tribunale che io non la ho mai vista ne soprattutto mai firmata.
3) Il paragone con Emilio della Balda è dovuto al fatto che le nostre dimissioni dal cda sono state motivate perchè eravamo politicamente esposti e a quanto noi detto dalla proprietà BCS sono state chieste da politici.
4) in merito al famigerato conto Mazzini prima bisognerebbe vederlo e poi si potrà valutare; è difficile parlare di cose risalenti ai primi anni 2000 senza vedere e poter ricostruire; di una cosa sono certo per quello che mi riguarda “il conto Mazzini” non ha causato alcuna perdita allo stato e non è frutto di proventi illeciti, preciso per quanto è a mia conoscenza.
Grazie resto in attesa di leggere questo mio chiarimento.