San Marino Oggi: Milly Ercolani: fare poesia nel 21° secolo
“Quando ti scrivevo
‘Amore’ ho
sentito il cuore
allargarsi tutto, si
dilatava ad abbracciare
quell’immenso
universo
che palpita di noi
due …”, sono versi
di Milena Ercolani,
Milly per gli amici,
un attaccamento
fortissimo alla sua
terra, San Marino,
dove è nata il 19
settembre del
1963, insegnante
ma, soprattutto,
poetessa.
[…]
Milena, poeti si nasce o si
diventa?
“Tutti siamo potenzialmente
poeti, ma forse solo alcuni di noi
ne sono consapevoli ed hanno
acquisito l’attitudine ad ascoltare
il cuore e (aggiungerei senza
timore di attribuire al significante
una connotazione negativa)
la carne, quell’emozione forte
che si insinua dentro la pelle, la
scalda, la eccita o, altre volte, la
gela, la tormenta”.
Spiega Milena
Ercolani, e prosegue: “Per questo
sia la paura che l’indifferenza
fanno molto male alla poesia,
ossia a quella capacità di partire
dalla sensazione della carne e del battito cardiaco
per
riconoscerla
ed esprimerla
col linguaggio
delle parole:
fonemi e grafemi
potenti al
servizio di ciò
che si pecepisce!
Non c’è
niente di più
bello!!!”
Quindi la poesia
dovrebbe
essere a
portata di tutti,
ma spesso
non è così,
almeno non risulta essere una di
quelle forme d’arte “popolari”.
“Mi
rendo conto – risponde la Ercolani
– che una cultura “elitaria” e,
troppo spesso, lo stesso ambiente
scolastico abbiano fatto molti
danni mostrando la poesia in una
dimensione astratta e astrusa dal
contesto, prerogativa addirittura
di pochi elevati. La poesia si deve
declamare nelle piazze, nei parchi,
nei centri commerciali, nelle
discoteche, prima di un concerto
rock perchè è lo stesso concerto
ad essere alla fine una forma
di poesia, di libera espressione
dell’animo umano, nei caffé”.
DI …