L’informazione di San Marino
Sempre occupati a fare altro
Marino Cecchetti
In questi giorni siamo stati informati, con tanto di comunicato, “che nelle sedi di uffici pubblici site nel Castello di San Marino Città, in Via della Capannaccia 13 (Palazzo Giovagnoli) e in Via Piana 42 (ex Ufficio Tecnico), è stato attivato il servizio di connessione WI-FI “Freersm” in collaborazione con l’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi”. Come non sorridere? Negli anni 2008-09 invano da Studio Ambrosetti ci arrivò la sollecitazione all’uso gratuito (come già a Singapore) di WiFi su tutto il territorio sammarinese. Meglio non ricordare certi interventi in Consiglio quando, nel 1999, fu esaminata un’Istanza d’Arengo col seguente contenuto: “ogni ragazzo del nostro paese, dai quindici ai venticinque anni, sia messo in grado di utilizzare la rete internet gratuitamente o almeno a tariffa notevolmente ridotta”.
Avremmo potuto essere una piccola Estonia, dove i cittadini vanno di persona davanti a un pubblico ufficiale solo per sposarsi. Invece siamo un Paese da quarto mondo.
Già, perché le occasioni mancate, per modernizzare lo Stato, non sono solo queste. Si sono lasciate cadere tante altre proposte avanzate da Studio Ambrosetti e non solo da Studio Ambrosetti. Qualche esempio: “Guggenheim Museum tipo Bilbao”; “comunità bilingue”; “Scientiae Park”.
I politici mai hanno prestato attenzione ad un qualche progetto serio per il paese, come quello, ad esempio, della fibra ottica. Sono stati sempre occupati in altro, come emerge dalla sentenza del processo Conto Mazzini. Non hanno avuto tempo, i nostri politici, nemmeno per far tirare giù le impalcature ormai decennali dell’Istituto Musicale, sovrastate da una gru che continua ad oscillare (certamente dopo i sopralluoghi – che non possono essere mancati! – della protezione civile), come per quella dell’ex Symbol, un po’ meno antica