“I processi debbono essere celebrati nelle aule del Tribunale e non sulla carta stampata e le sentenze debbono trovare conferma o censura nelle apposite sedi”.
Lo dice l’Ordine degli Avvocati e dei Notai della Repubblica di San Marino, che in una nota dice di assistere, “sempre più frequentemente, sulla stampa nazionale, alla strumentale mortificazione del ruolo dell’avvocato con argomentazioni subdole e inveritiere che inducono l’opinione pubblica a confondere l’avvocato con il proprio cliente o, peggio ancora, a rendere l’attività difensiva e le pronunce dell’autorità giudiziaria mannaie politiche da spendere secondo necessità”.
La verità, spiegano gli avvocati e i notai del Titano, è che “senza un’avvocatura forte ogni diritto è debole, non è ammissibile degradare il ruolo dell’avvocato o le pronunce dell’autorità giudiziaria a mera espressione di interessi politici”.
E ancora: “Lo spaccato che alcuni articoli offrono della giustizia e del Tribunale sammarinese non trova giustificazione nella realtà dei fatti. I recenti dati pubblicati dal dirigente del Tribunale sui ‘numeri’ della giustizia appaiono confortanti e indicativi di una sostanziale ripresa, in termini tanto di evasione dell’arretrato accumulato, quanto di risposta alle nuove istanze”.
L’Ordine degli Avvocati e dei Notai di San Marino, oltre ad auspicare che “la coscienza dei più comprenda che la delicatezza del momento impone silenzio e rispetto dei ruoli, e che le istituzioni tutte si adoperino affinché sia ripristinata una corretta dialettica sulla giustizia”, rivolge infine un accorato appello “affinché la politica riporti la dialettica nelle opportune sedi, pur nell’esercizio delle proprie prerogative, evitando la strumentalizzazione di notizie e fatti, che nuoce alla credibilità e all’integrità delle istituzioni”.
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