L’obiettivo principale del governo dei 44, cioè quello di distruggere l’affidabilità e la credibilità del Tribunale mandando via tutti i giudici scomodi alla politica, è stato raggiunto.
Nella notte due magistrati di Appello, i Professori Treggiari e Morrone, emeriti giuristi, e il Commissario Simoncini, uno dei pochi sammarinesi, rei di aver contrastato con il loro parere le volontà dei falchi della maggioranza direttamente dipendenti da un potere esterno alla politica, sono stati “cacciati”.
Un atto gravissimo poiché nessuna legge prevede che un giudice nel pieno delle proprie funzioni possa essere dimesso se non per decisione del Collegio dei Garanti in sede di giudizio di sindacato della magistratura.
La decisione invece l’ha presa la politica rappresentata dal Segretario di Stato alla Giustizia e da sette membri, Consiglieri di maggioranza della Commissione Affari di Giustizia, coadiuvati da un ridotto numero di magistrati ancora presenti, dopo le epurazioni, nel Consiglio Giudiziario Plenario.
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