“Al segretario di Stato al Territorio, Stefano Canti e alla sua maggioranza, apparentemente fatta anche da alcuni ambientalisti, non importa nulla né dei giovani, né dell’ambiente, né delle Nazioni Unite, né della credibilità dello Stato”.
Così Libera commenta la decisione del governo di abbandonare il servizio porta a porta per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nella Repubblica di San Marino.
Quella adottata dal Congresso di Stato, rincara la dose la lista di opposizione in un comunicato, è “una soluzione confusa e ibrida che rappresenta un passo indietro rispetto al progetto già avviato con successo in diversi Castelli e ci stava qualificando in termini di economia green”.
Verrà comprato “un ingente numero di cassonetti per formare un ingente numero di isole ecologiche che verranno destinate lungo tutte le strade e in tutti i Castelli a far bella mostra di sé e a diseducare le persone, faticosamente e solo parzialmente educate fino ad oggi, a differenziare la spazzatura”.
Il gruppo di Libera dice di “pensarla esattamente al contrario di Canti, Rete e tutta la maggioranza” perché “abbandonare una modalità di gestione dei rifiuti che, dove è stata introdotta, ha dato ottimi risultati, raggiungendo e superando rapidamente la soglia del 70% di raccolta differenziata, è una follia”.
Leggi il testo integrale del comunicato
——