Anna De Martino di Nq Rimini San Marino (nqnews.it) nell’ambito delle liste del dissenso dopo Civico10 e Rete, si occupa di Per San Marino.
(…) Infine, il Movimento Per San Marino, di Alvaro Selva, Emilio Della Balda e Paolo De Biagi. Definirlo lista civica, il Movimento per San Marino, è davvero difficile vista la matrice nettamente politica dei leader fondatori.
Selva e Della Balda entrambi hanno un passato da segretari di Stato.
Selva, è l’uomo politico che trattò con l’Italia l’introduzione della “monofase”, base sulla quale è stata costruita la ricchezza sammarinese negli ultimi 30 anni. Nel ’78 diventò ministro degli Interni come esponente del partito comunista dopo un passato democristiano. Della Balda negli anni successivi era stato segretario agli Interni, periodo in cui c’erano ancora i socialdemocratici, poi segretario delle Finanze, dal 78 all’86, ininterrottamente.
Al potere per 14 anni, dal governo delle sinistre, dove c’erano l’allora partito comunista e il partito socialista, fino al “compromesso storico” sammarinese con l’ingresso sulla scena politica di una Dc a braccetto coi comunisti.
Ed era l’86, anno in cui agli Esteri arrivò, Gabriele Gatti.
Oggi, Per San Marino dice che “la vera novità in politica viene dai movimenti, insieme ai cittadini di buona volontà”.
Il dissenso insomma ha una sua forma di governo e complice le ripetute crisi che San Marino ha dovuto affrontare negli ultimi 4 anni, il malcontento, a volte aperto dissenso, deve essere raccolto.
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