Forte denuncia da parte della Csu nell’incontro di ieri con la delegazione dell’ECRI della tassa etnica ai lavoratori frontalieri.
La tassa etnica ai lavoratori
frontalieri è una enorme forma di discriminazione razziale da parte dello stato
sammarinese. È stata forte la denuncia espressa dalla CSU nell’incontro di ieri
con la delegazione dell’ECRI, l’organismo Europeo che vigila sui casi di
razzismo e xenofobia.
Con questa tassa sulla base della residenza, il Governo sammarinese per il
secondo anno consecutivo ha commesso una grave ingiustizia sociale e violato i
principi di uguaglianza tra le persone e di democrazia sanciti dalla nostra
Carta dai diritti e dalle convenzioni internazionali sui diritti umani e del
lavoro che anche San Marino ha sottoscritto e ratificato. È inaccettabile che
persone che lavorano fianco a fianco svolgendo la stessa mansione abbiano
trattamenti economici diversi sulla base della residenza. È una tassa che
riporta indietro le lancette della storia di moltissimi decenni, a quando i
lavoratori erano considerati unicamente come semplici fattori della
produzione.
Leggi il comunicato CSU