Contro la Repubblica di San Marino, Padoan ancor peggio di Tremonti?
Sì.
L’Italia asfalta letteralmente San Marino in vista della scadenza della voluntary
disclosure.
Roma, in questa circostanza, contro San Marino, di fatto, è ripartita dalle operazioni forlivesi di Fabio
di Vizio (Re Nero, Varano e Ibs) rivelatesi un
bluff quanto a risultati giudiziari, nonostante i tanti personaggi alla Paolo
Oliverio (tonache e 007), che negli anni, anche da posti istituzionali
sammarinesi, sono andati offrendo ‘liste
di clienti’ sulla scia di Falciani, lo spione dei paperoni con conti in
Svizzera.
Ma poi Roma è andata oltre. Con un attacco mediatico addirittura pianificato, denominato Torre d’Avorio. La partenza fu data dalla Guardia di Finanza di Roma il 6 agosto 2015 ed ebbe subito una eco vastissima sui media. Il 9 ne trattò Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera e Giacomo Amadori su Libero. Poi il 14 dello stesso mese fu la volta del Corriere di Bologna, poi del Corriere Fiorentino, poi di Il Tempo con un titolone in prima pagina.
Oggi è la volta di L’Espresso, come riporta La Serenissima.