“La fragilità è una dimensione che ci riguarda tutti indistintamente. Non ci sono solo le limitazioni motorie o intellettive; ognuno potrebbe raccontare le sue, a partire da quelle che ha sperimentato in questo anno di epidemia: limitazioni fisiche, psicologiche, spirituali. Il limite e la fragilità ci rendono umili e fanno crescere la consapevolezza che siamo ‘fratelli tutti’”.
“Eccellentissimi Capitani Reggenti – si legge nell’Istanza dell’Arengo delle famiglie di persone con disabilità della Repubblica di San Marino con disabilità -, tale riflessione è estrapolata dall’indirizzo di saluto che il 21 febbraio 2021 monsignor Andrea Turazzi, vescovo di San Marino-Montefeltro, impossibilitato a presenziare, aveva fatto pervenire agli organizzatori dell’Arengo delle famiglie di persone con disabilità”.
In occasione del 13° anniversario della ratifica, da parte della Repubblica di San Marino, della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, “molte associazioni, cittadini e cittadine sammarinesi, animate da uno spirito civico pacifico, costruttivo e non condizionato da barriere ideologiche, avevano dato vita ad un momento molto partecipato, di grande significato e definito storico persino dagli operatori dell’informazione e non solo”.
Nonostante l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, infatti, “tante persone si erano ritrovate e radunate sul Piazzale Domus Plebis, per discutere e per fare un appello forte alle istituzioni, perché nella ripresa post pandemica non fossero lasciate indietro le persone con disabilità e le loro famiglie, intervenendo sulle discriminazioni e sulle disuguaglianze ancora presenti, garantendo pari opportunità a tutti”.
Un presidio “pensato per incoraggiare e sviluppare la capacità collettiva di gestire le criticità, riconoscendo i valori della reciprocità, della cooperazione e della solidarietà all’interno del quadro universale dei diritti umani, in un contesto ambientale e storico molto caro alle nostre tradizioni”.
Il suo significato culturale, quindi, “andava ben oltre la mera sensibilizzazione e rivendicazione dei diritti ma mirava, bensì, all’importanza del ricercare e alimentare, in questa difficile fase storica per il nostro Paese, il senso di unità e di appartenenza alla nostra comunità”.
In molti, tra gli intervenuti, “condividevano l’idea secondo cui l’incontro, l’entusiasmo, l’ascolto, la partecipazione, la solidarietà… Si potessero definire ottimi vaccini e/o anticorpi contro l’indifferenza”.
Il programma della giornata “prevedeva altre situazioni, l’ultima delle quali, evidentemente la più solenne, è stata lo svelamento di una Stele commemorativa alla presenza degli Eccellentissimi Capitani Reggenti e alcuni segretari di Stato: un manufatto di pregevole fattura e bellezza realizzato dall’Azienda autonoma di Stato per i lavori pubblici”.
Ebbene, “pur sapendo che per la sua collocazione sono in corso di valutazione delle proposte, ci parroebbe importante e giusto individuare quanto prima un luogo dove posizionare questa pera, e conseguentemente organizzare un altro momento di ritrovo collettivo per l’inaugurazione con i cittadini e le autorità”.
Pertanto, “chiediamo alle autorità sammarinesi competenti, segreterie di Stato e Uffici, di sostenere il completamento di questa iniziativa affinché la Stele commemorativa dell’Arengo delle Famiglie di persone con disabilità, trovi una collocazione adeguata nel Centro Storico della Repubblica di San Marino“.
I cittadini sammarinesi maggiorenni che volessero sottoscrivere l’Istanza d’Arengo online, possono farlo accedendo al seguente link: https://www.attiva-mente.info/istanza-collocazione-stele-commemorativa-arengo-famiglie-di-persone-con-disabilit%C3%A0.