“Don Mangiarotti, uno delle rimanenze lasciate dal Vescovo Negri nel Montefeltro, assieme ad altre ancor più deleterie, approfitta anche di questo difficile momento per tentare di riproporre il suo modello di Chiesa: una Chiesa che possa condizionare con potere temporale (e non come legittima libertà di confessione di una fede) i governi, le leggi e la società”.
Lo scrive Giovanni Giardi, che aggiunge: “Se la prende con l’illuminismo, nostalgico di un oscurantismo che conosciamo come feroce con gli uomini, che ha frenato per secoli il cammino dell’umanità verso la creazione di un modo migliore, verso un’escatologia “dove regni la giustizia” costruita dall’uomo su mandato tracciato dai primordi nella coscienza umana, insegnato da pensatori e filosofi, annunciato nei Vangeli e altri messaggi attribuiti dall’uomo alla trascendenza”.
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