Dalla intervista di Anna De Martino (NQRimini San Marino) a Germano De Biagi, imprenditore e politico.
Parliamo di politica, quando è iniziata la sua militanza? “Più o meno nello stesso periodo in cui ho iniziato a lavorare in proprio. Forse un anno dopo, nel 1970”.
Sempre socialista? “Sempre. All’epoca c’era il Partito socialista democratico indipendente, il Psdis, poi siamo diventati Psu, poi Pss, poi il Psd, quello esiste ancora, e poi abbiamo fondato il Partito socialista riformista sammarinese, Psrs, la mia attuale collocazione”.
Come è cambiato il mondo dei socialisti? “Cambiamenti abissali, direi, determinati dalla fine delle ideologie su scala globale. Ora si guarda molto di più alla persona che al partito, e questo ha portato al prevalere degli interessi personali sui valori comuni. Prendiamo i giovani, ci sono quelli che si disinteressano completamente, e quelli che si avvicinano alla politica per carriera con una domanda ben precisa in mente: io cosa guadagno? E invece quando ho iniziato io, nei partiti, si faceva la gavetta, si aveva una missione non un interesse”.
Da quella gavetta però di strada ne ha fatta, è stato anche Capo di Stato? “Per ben tre volte sono stato Capitano Reggente, nel ‘79, nell’83 e nel ’92. Sono parlamentare dal 1978”.
E segretario di Stato mai? “No, ho fatto una scelta precisa. Ho privilegiato la professione, ma ho sempre messo la mia esperienza a servizio della vita politica, per il Paese”.
Se glielo proponessero adesso? “Non credo. La mia carriera politica oramai volge al termine, sono dentro da troppi anni e ora è il momento di dare spazio ai giovani. Mi sono sempre preoccupato di creare una continuità”.
Si parla di un nuovo partito socialista unico a San Marino, come lo vede? “Bene, perché dobbiamo abbandonare le diatribe, le fazioni e i personalismi. Il mondo socialista è sempre stato diviso, variegato e litigioso. L’iniziativa di Casali che mira all’unità di tutti i socialisti è valida, perché anche noi siamo usciti dal Psd per ridare l’autonomia politica ed organizzativa al movimento socialista dopo aver tentato di unificare tutta la sinistra riformista sammarinese”.
Accadde oggi, pillola di
storia