Nuovi particolari emergono sull’arresto del dr. Lucio Amati, Presidente del Credito
Sammarinese, avvenuto non a San Marino, ma a Riccione.
Ansa: ‘Ndrangheta: in manette il fondatore del Credito Sammarinese /Perquisiti gli uffici dei commercialisti di Beppe Signori
E’ stato arrestato a Riccione il fondatore e presidente del Credito
sammarinese, Lucio Amati, in esecuzione di un’ordinanza di custodia in carcere
del gip di Catanzaro. L’arresto rientra nelle indagini per riciclaggio condotte
dalla Dda di Catanzaro e dal Commissario sanmarinese della legge Rita Vannucci,
circa i legami tra Cs e i proventi del narcotraffico calabrese. Amati si dice
estraneo ai fatti: l’ 8 luglio era stato arrestato Valter Vendemini, ex dg del
Credito sammarinese. Perquisiti a Bologna gli uffici dei commercialisti di
Beppe Signori, Manlio Bruni e Francesco Giannone.
L’arresto sarebbe avvenuto questa mattina alle 4:30 da parte militari della Sezione
Anticrimine di Bologna coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo e
Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Riccione. Si parla di un programmato transito, attraverso il Cs, di 15 milioni di euro.
Il dr. Amati attualmente si trova nel carcere di Rimini (Casetti) in attesa dell’interrogatorio di garanzia. “ Una misura cautelare francamente esagerata – dice Alessandro
Petrillo – tenuto conto che la vicenda da un punto di vista probatorio è
esaurita ed è tutta documentata. Non esistono dunque pericolo di inquinamento e
a maggiore ragione, di reiterazione” (Smtv San Marino)