Lucia Rughi di Corriere Romagna San Marino: Banca commissariata. Si parla di 40 milioni di euro per ricapitalizzare. Domani riunione del Comitato credito e risparmio / Credito Sammarinese al bivio / Le ipotesi: prestito statale o benefici fiscali per chi lo assorbe
Un prestito statale o il beneficio fiscale prolungato per chi lo assorbirà. Queste le due alternative “salva tutto” che circolano tra i dipendenti del Credito Sammarinese alla vigilia di una settimana, quella entrante, in cui si deciderà il destino dell’istituto di credito fondato da Lucio Amati, oggi agli arresti domiciliari. La banca è ancora nelle mani dei commissari inviati da Banca Centrale incaricati di verificarne lo stato patrimoniale, sulla base della relazione emersa servirebbe un’iniezione di liquidità per l’aumento di capitale, si parla di 40 milioni di euro. Non alla portata di tutti di questi tempi. «Nessuna novità» afferma lapidario Renato Clarizia, presidente di Bcsm. I dipendenti, circa una trentina di cui l’80 per cento sammarinesi, sperano in un’azione da parte del Governo. Domani si riunirà il Comitato
per il credito e risparmio proprio per cercare una soluzione in zona Cesarini. Per l’intero weekend i componenti del Comitato saranno al lavoro, oggi compreso mentre domani tornerà a riunirsi l’organismo nella speranza di avere un quadro più certo e preciso sulle soluzioni che si possono adottare.
C’è chi legge la vicenda anche solo su un piano politico e vede il Credito come “la testa che doveva cadere” in una trattativa portata avanti nelle stanze del potere. Per le dimensioni ridotte dei volumi la banca «appariva come una di quelle più solide ultimamente » dicono gli osservatori finanziari a conoscenza del caso, nonostante il conto aperto con la malavita attraverso Vincenzo
Barbieri. Incisiva nella vicenda la class action contro l’Agenzia d’informazione finanziaria intrapresa dai clienti al fine di far luce sull’accaduto partendo dalla notizia del commissariamento. Comunque, mercoledì salvo chiusura anticipata, il Credito Sammarinese riapre gli sportelli e si preannunciano già delle file da record.