La Repubblica di San Marino nel 2014 è uscita dalla black list ed è entrata nella white list italiane.
Per tutto il 2014 (e ancor prima) è stata data come imminente anche la firma del memorandum fra Bankitalia e Banca Centrale, atteso dal 2009, che consentirà alle banche sammarinesi la operatività in Italia sia pure dopo la ‘monachizzazione‘ del Paese.
Però la pregustata ‘cuccagna’ dei soliti squali (vedi scandalo licenze bancarie sotto inchiesta giudiziaria) dovrà essere rimandata di qualche mese, dato che nemmeno la Svizzera pare, al momento, avere ottenuto tanto.
Lo si apprende da un articolo di IlSole24Ore di Alessandro Galimberti Lino Terlizzi: Verranno siglati due testi: contro le doppie imposizioni e sulla «trasparenza» / Accordo Italia-Svizzera alla firma / I Governi hanno trovato un compromesso sui dati da comunicare: si andrà indietro di tre anni
(…) Quanto alle autorizzazione alle banche svizzere in Italia, che Roma vorrebbe posticipare a un accordo quadro con la Ue, la questione è stata risolta con un impegno dell’Italia a mutuare una parte dell’accordo Rubik tra Svizzera e Germania (peraltro bocciato da un ramo del parlamento di Berlino e mai entrato in vigore) che individua spazi di autonomia amministrativa degli Stati membri per agevolare l’ingresso di operatori stranieri. La palla passa così ora a Bankitalia e Consob. (…)