La vicenda dell’arresto dell’ex Ambasciatore non residente della Repubblica di San Marino in Montenegro, Wei Seng Phua, impone una riflessione seria ed approfondita sulle modalità e sui criteri adottati dal Congresso di Stato per conferire gli incarichi diplomatici – sostiene Simone Celli (segretario Ps) in una nota odierna-. ‘ È opportuno intraprendere al più presto una discussione politica seria
sulla gestione governativa della rete diplomatica e consolare’.
Il corpo diplomatico, infatti, non solo ha la fondamentale funzione di rappresentare la Repubblica di San Marino all’estero, ma può e deve anche ricoprire il ruolo strategico – in considerazione della necessità impellente di favorire l’avvio di una nuova stagione di sviluppo – di “promotore” del sistema economico e finanziario sammarinese, con gli specifici obiettivi di attrarre investimenti e progetti imprenditoriali di livello internazionale e di intensificare la cooperazione economica e commerciale con gli altri Paesi.
E’ necessario definire un quadro di riferimento che fornisca precise linee di indirizzo per l’individuazione dei nostri rappresentanti diplomatici, come d’altra parte si era provato a fare prima con la Delibera del Congresso di Stato n. 63 del 2 aprile 2007 e poi con la Delibera del Congresso di Stato n. 4 del 22 marzo 2011. (…)
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