Con un utensile aveva fatto un foro. A scongiurare il peggio l’Aass, intervenuta subito per la riparazione
ANTONIO FABBRI – Non una semplice lite condominiale, ma piuttosto una serie di “dispetti”, se così si possono definire, che alla fine hanno costretto degli inquilini ad andarsene in altra abitazione a causa delle azioni del vicino. Vicino che, ieri, è finito davanti al giudice Simon Luca Morsiani con sul suo capo due accuse, una di danneggiamento e l’altra, più grave, di pericolo di disastro. L’uomo, Flavio Chignoli, 52enne originario di Brescia ma residente a Borgo Maggiore, è accusato di avere danneggiato in più occasioni, il contatore del gas dei vicini, rompendo i sigilli di piombatura e chiudendo la valvola per arrestarne l’erogazione.
In un’occasione è accusato di avere addirittura praticato con un attrezzo un foro nella parte inferiore del contatore, come attestato dai tecnici dell’Azienda dei Servizi che poi, dovettero intervenire per riparare il danno. Ed è stata proprio quest’ultima azione a causare un ulteriore pericolo che vede quindi l’uomo accusato di pericolo di disastro, considerato che la pericolosa fuoriuscita di gas avrebbe potuto causare anche un’esplosione con gravi conseguenze per cose e persone.
Ieri si è aperto il processo su questa vicenda datata luglio 2018. Presente in aula l’imputato, assistito dal suo avvocato, Fabio Di Pasquale. In apertura di udienza il Procuratore del fisco Roberto Cesarini, ha rilevato come, per il reato di danneggiamento, sia già maturata la prescrizione ad aprile scorso. Non così per il pericolo di disastro.
Al termine delle questioni preliminari il giudice Morsiani ha aggiornato il processo a nuova data per ascoltare i testimoni ed entrare nel merito.
Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo
