“È questa la piaga che abbiamo visto affliggere un po’ tutti i governi: quella di non avere protocolli chiari, aggiornati e condivisi”.
Lo afferma l’Unione sammarinese dei lavoratori, sostenendo in un comunicato che “è un dato di fatto che d’inverno a San Marino possa nevicare anche copiosamente, partendo da questo presupposto è inconcepibile che condizioni meteo avverse vengano sempre gestite in via estemporanea, senza piani prestabiliti e a volte con diversità nell’approccio agli stessi”.
La Federazione Pubblico Impiego di Usl, infatti, “chiede da tempo di metter mano a un protocollo generale che chiarisca bene cosa devono fare i servizi, gli uffici e soprattutto i lavoratori in caso di neve o eventi atmosferici, calamità naturali e altre situazioni emergenziali; ne consegue che i lavoratori della Pa, di volta in volta, vengano trattati con regole differenti in base alla sensazione del momento“.
E ancora: “È comprensibile, ad esempio, chiudere le scuole per la sicurezza degli studenti a causa della neve, ma la sicurezza dei lavoratori tutti? Capiamo che nel privato ogni azienda per i suoi lavoratori adotti le proprie soluzioni in caso di neve. Ma la Pa non è un’unica ‘azienda’? E per i suoi lavoratori non è giusto che venga adottata una soluzione strutturata che tuteli e garantisca un trattamento univoco? Noi riteniamo di sì e sicuramente quello a miglior favore”.
“È proprio per garantire a ogni lavoratore un giusto trattamento e ad ogni emergenza il giusto e strutturato approccio che urge mettere a punto un protocollo operativo da concordare con le organizzazioni sindacali”, manda a dire la Usl, che annuncia poi di essersi subito mossa questa mattina “per ripresentare quanto già più volte proposto in tal senso”.
“Non può mancare un ringraziamento a tutti quei lavoratori che in questi giorni stanno operando al freddo per liberare le strade e regolare il traffico, diminuendo il più possibile i disagi”, dichiara infine l’Unione sammarinese dei lavoratori.