COMUNICATO STAMPA 21 Marzo 2013
In merito all’articolo apparso ieri sulle pagine di La Tribuna Sammarinese dal titolo “Niente gita per i maturandi: manca la segretaria ” e ripreso da www.libertas.sm, vorrei esprimere alcune considerazioni:
Il viaggio di istruzione delle Classi Quinte, generalmente all’estero , rappresenta giustamente uno dei momenti conclusivi di un intero percorso di studio.
La Scuola, già dal mese di ottobre, si mette al lavoro per definire mete, accompagnatori, percorsi.
Trattandosi di un viaggio di istruzione, il primo momento è vissuto dagli insegnanti stessi e dai coordinatori dei consigli di tutte le classi quinte che analizzano e propongono diverse mete da presentare e proporre poi agli studenti delle proprie classi.
Nella fase immediatamente successiva, gli stessi studenti scelgono le mete tra le proposte presentate o avanzano anche proprie proposte, si definiscono i diversi aspetti relativi all’organizzazione del viaggio (durata, mezzi di trasporto …), si definiscono i gruppi .
Le classi del Liceo Scientifico quest’anno hanno scelto come propria meta Berlino , dove si recheranno insieme agli studenti del Liceo Classico; le classi del Liceo Economico si recheranno invece a Bruxelles e gli studenti del Liceo Linguistico saranno a Parigi.
Per decisione condivisa dal corpo docenti e dagli stessi studenti, si è convenuto di ridurre la durata da sei giorni a cinque giorni concentrandosi sulla visita approfondita di una unica capitale: questo per abbattere le quote di partecipazione a beneficio di situazioni famigliari con difficoltà e per dare a tutti gli studenti della scuola la possibilità di effettuare il viaggio, soprattutto in un momento di recessione economica. Non è da dimenticare infatti che lo scorso anno furono proprio gli studenti dello Scientifico a chiedere di cambiare la meta prescelta perché si stava rivelando troppo onerosa. La scuola inoltre contribuisce con una propria quota per ogni studente nella stessa misura degli anni precedenti.
La meta quindi non è “fissata” né tanto meno imposta , ma scelta e condivisa nell’ambito di un progetto didattico e formativo. Gli insegnanti che danno la propria disponibilità a partecipare e che – sulla base di un criterio basato sulla disponibilità, sull’anzianità e su una rotazione tra colleghi – vengono individuati come insegnanti accompagnatori , sono chiamati a partecipare alla definizione del programma e itinerari del viaggio e questo in contatto con i propri studenti. Può accadere a volte invece che non tutti siano così disponibili a collaborare , salvo poi magari contestare il lavoro portato avanti dagli altri colleghi!
Il soggiorno a Berlino (così come quello a Bruxelles e quello a Parigi) è stato programmato fin dall’inizio in cinque giorni e gli studenti non hanno mai mosso obiezioni durante i vari incontri di preparazione alla uscita e quindi non risponde assolutamente a verità l’affermazione che il soggiorno a Berlino sia “stato accorciato drasticamente “. Semmai la loro preoccupazione era stata quella di non perdere troppi giorni di scuola in vista dell’esame di maturità!
L’hotel proposto dall’agenzia corrispondeva ad un albergo a tre stelle , normalmente frequentato da studenti e da insegnanti provenienti da altre realtà scolastiche.
Venendo all’uscita di indirizzo al Cern di Ginevra, evidenzio innanzi tutto il fatto che non sempre le classi hanno effettuato questa uscita. Non è possibile scegliere infatti le date e i tempi di attesa, che, trattandosi di un centro a livello europeo, sono determinati dalle richieste di tutti i paesi e istituti interessati.
Quest’anno i docenti hanno proposto come meta per l’uscita di indirizzo dello Scientifico i Laboratori IFSN di Frascati, non per “rimpiazzare il Cern”, ma come altra valida proposta in alternanza e per di più in Italia. I due giorni sono stati ritenuti sufficienti, vista la distanza, per effettuare con comodità l’uscita.
La “mancanza (di fondi) che non si è fatta sentire per gli altri indirizzi”… “questa possibilità è un nostro diritto, poiché è presente nello statuto del Liceo Scientifico. Il Classico, al contrario, ha sempre fatto la classica settimana in Sicilia come uscita di studio”: queste affermazioni sono puro pretesto per screditare altri indirizzi di studio!
Lo stesso estensore dell’articolo (cfr l’inciso “sottolineo” , anche se la firma è a nome delle classi Quinte!) chiama giustamente “possibilità” l’effettuazione delle uscite di indirizzo, perché infatti non fanno parte di nessun “statuto” ma rientrano in una programmazione didattica e possono essere inserite nell’ elenco delle uscite in calendario per l’anno scolastico a seconda delle diverse condizioni che si determinano.
Il Liceo Classico effettua generalmente un’uscita a Siracusa per assistere alle rappresentazioni del Teatro Greco e nel corso degli anni ha optato per una riduzione progressiva del periodo di permanenza (mai comunque di una settimana) e per unire le classi Terza e Quarta al fine di calmierare i costi e ridurre le spese che la Scuola deve sostenere per gli accompagnatori.
Affermare inoltre che “i professori di fisica si vedono obbligati a cambiare il programma della loro materia” a causa della probabile mancata visita a Frascati, mi sembra lesivo della professionalità stessa dei docenti e della loro capacità di sviluppare i programmi previsti dal percorso di studio.
A fronte di tutta una serie di affermazioni non esatte e spesso contraddittorie, l’unica verità è la difficoltà reale che la nostra Scuola – per carenze di personale nel settore amministrativo – vive ormai da tempo e per la quale ora si trova in seria difficoltà a garantire risposte puntuali a tutti gli utenti: gli studenti che frequentano il nostro istituto sono infatti 630 e l’uscita a Frascati delle Quinte dello Scientifico non era stata annullata!
Capisco la delusione dei ragazzi, capisco anche la loro rabbia, mi dispiace però la strumentalizzazione!
Mi dispiace anche – a commento e a pretesto – leggere riferimenti non opportuni su docenti di un’altra realtà istituzionale e culturale di San Marino .
Relativamente all’articolo apparso oggi 21 marzo dal titolo “Gite saltate, Morganti “commissaria“ la scuola. ‘Inefficienze amministrative, manderò il mio Segretario Particolare a gestire personalmente la situazione’ ” voglio solo far presente che “le carenze dell’amministrazione, che non è stata in grado di gestire la situazione” sono derivate esclusivamente dal fatto che, nel corso di questi ultimi anni, chi doveva farsi carico del problema non sia mai riuscito a dare seguito alle richieste – più volte per altro reiterate da parte della Presidenza – di copertura effettiva del ruolo amministrativo nella Scuola Secondaria.
Ringrazio pertanto il Segretario Morganti per questa sorta di “commissariamento” perché –finalmente! – ci si prenderà cura di toccare con mano la mole di lavoro che la Scuola Secondaria deve sostenere.
Così pure ci sarà la possibilità di riconoscere il giusto merito alla disponibilità dimostrata sempre dal poco personale presente che si è fatto carico di garantire, al di là della propria mansione e degli orari di servizio, il corretto svolgimento delle attività.
Il Dirigente Scolastico Maria Luisa Rondelli
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