“L’amore del sammarinese per la Riviera è smisurato e, se anche un paio di riminesi decidessero di salire a consumare una ‘tagliatella’ nei nostri ristoranti, con tutte le cautele e il tassativo uso di ogni dispositivo prescritto, non sarebbe la cosa più grave del mondo”.
Così Marco Nicolini, consigliere di Rete e capodelegazione della Repubblica di San Marino al Consiglio d’Europa, replica così alle dichiarazioni di Jamil Sadegholvaad, assessore alle Attività Economiche del Comune di Rimini nonché uno dei papabili candidati per il centrosinistra a sindaco della città romagnola stessa, rilasciate al quotidiano cartaceo “Il Resto del Carlino”.
“Mi rendo assolutamente conto di quanto, a una rapida analisi dei fatti, possa apparire frustrante il dover applicare le dure chiusure decretate da Roma, non vedendole allo stesso tempo rispettate, nella loro integrità, a un breve tratto di superstrada da Rimini – scrive lo stesso Nicolini sul proprio profilo Facebook, rivolgendosi a Sadegholvaad -. Mi comprenderà, però, se le rispondo con la più ovvia delle obiezioni: San Marino, che è un Paese lillipuziano di soli 35mila abitanti, ha però la propria dignità di Nazione riconosciuta dall’Onu, nel cui plenario ha il diritto di esprimere il proprio voto, esattamente come l’Italia. La nostra indipendenza, per la quale alcuni ci invidiano e altri ci deplorano, rende anche il rovescio della medaglia nell’obbligo di dover stare a galla con le sole nostre forze, ragion per cui, dopo approfondite valutazioni sulla fattibilità della cosa, il nostro governo ha deciso di mantenere attive le attività commerciali ed economiche, pur nella più attenta e continua ispezione delle nostre autorità di polizia”.
La Repubblica di San Marino, sottolinea il parlamentare del movimento di maggioranza e capo della delegazione sammarinese al Consiglio d’Europa, “non ha il dovere di seguire pedissequamente la legiferazione italiana come, al medesimo tempo, non beneficia dei vantaggi dell’aderire, con il profilo di una grande potenza come l’Italia, a un’enorme organizzazione sovranazionale come l’Europa unita”.
Le dichiarazioni dell’assessore comunale di Rimini, sempre a detta di Nicolini, “corrono il rischio di creare una sorta di sentimento anti-sammarinese, cosa che distrarrebbe solo per pochissimo tempo il riminese dai problemi da cui è attanagliato, ma che aggiungerebbe un antipatico sentimento strisciante in un periodo storico in cui di tutto si sente la necessità, ma non certo di malanimo”.
Nicolini conclude il proprio intervento invitando Sadegholvaad, “una volta che l’incubo pandemico sarà terminato”, a “consumare una tagliatella insieme, a Rimini o a San Marino”.
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