In attesa del “cronoprogramma” c’è il tira e molla sulle deleghe
Ancora non è noto quale sarà la linea del futuro esecutivo su banche e Npl, accordo con l’Ue, debito pubblico… ma anche cannabis e interruzione di gravidanza
ANTONIO FABBRI. Quello che pare assodato è che se Palazzo Begni se lo prenderà tutto la Dc, quindi Esteri e Finanze, qualcosina di sostanzioso dovrà lasciarlo pure a Rete, per la quale sarebbe pronta la Parva Domus, quindi gli Interni. La Giustizia dovrebbe andare pure quella alla Dc. Queste dovrebbero essere le deleghe blindate. Ma più o meno indirizzata sarebbe anche la delega al Territorio, sempre per la Dc. Poi ci sono le altre deleghe, dall’Industria al Lavoro, dai Rapporti con le Giunte di Castello all’Informazione, dall’Azienda per i lavori pubblici all’Azienda di Stato per i servizi. Quest’ultima pure potrebbe essere in quota Dc, a vedere quanto gli esponenti di Via delle Scalette pongono l’attenzione, adesso ma anche in campagna elettorale, sulla gestione rifiuti, sul ritorno delle isole ecologiche, sull’eliminazione del porta a porta. (…)
Tratto da L’informazione di San Marino
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