San Marino. Tarcisio Corbelli riflette sulla situazione politica di San Marino

San Marino. Tarcisio Corbelli riflette sulla situazione politica di San Marino

Tarcisio Corbelli riflette sulla situazione di San Marino.

C’è nel declino sociale ed economico del nostro paese, un avanzare scomposto di posizioni. Da chi approfitta dell’attuale condizione di crisi, in modo strumentale, per avanzare in modo sommerso, sulle poche risorse rimaste, aggredendo con privatizzazioni sconsiderate parti dello stato sociale, senza preoccuparsi degli effetti e chi cerca di riproporsi, dimenticando di essere stato l’origine dell’attuale condizione di crisi. Manca la posizione necessaria, autorevole, per dare al paese una direzione nuova, politica e istituzionale, una linea di discontinuità netta, con quanto è avvenuto e sta avvenendo nel nostro paese. Si propongono cabine di regia, larghe intese, governi tecnici. Si propone una pacificazione politica, dimenticando che una pacificazione vera, passa per una espiazione, un riconoscimento autentico e pubblico delle proprie colpe, altrimenti una pacificazione senza espiazione è l’ennesimo condono, l’ennesima sanatoria, l’ennesimo tentativo di nascondere la polvere sotto il tappeto, con la probabilità altissima che in un futuro torni fuori come arma ricattatoria e trascini il paese in un altro baratro culturale come quello in cui stiamo vivendo. Siamo al culmine di una confusione concettuale, una frammentazione di visioni che non trovano un fronte comune qualificato d’intervento, dovuta ad una sommersa diversità d’intenti che scaturisce da una calcificazione di interessi personali e di schieramento, che condiziona in negativo l’agire sui processi di risoluzione di questa crisi. (…)

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