Corriere Romagna La tragedia Emanuele Scieri / Accusato di omicidio dopo 19 anni «Non ero presente», ma spunta un teste / Il militare indagato insieme a due ex commilitoni si avvale della facoltà di non rispondere «Una scelta tecnica » spiegano i difensori. Potrà chiedere l’interrogatorio più avanti
RIMINI «Con l’omicidio Scieri non c’entro. A quanto ricordo non ero neppure in caserma perché in licenza». L’accusa di omicidio volontario che improvvisamente gli piomba addosso ha indotto il trentanovenne militare “riminese” (A.A. le sue iniziali), sconvolto e stupefatto dagli ultimi sviluppi dell’inchiesta che lo riguardano, a “sfogarsi” con le persone
più strette. Prima di ritrovarsi davanti agli investigatori per chiarire la sua posizione, però, l’indagato vuole evitare di essere tratto in inganno perfino dalla propria memoria per evitare inutili inesattezze. (…)