Premi produzione ai vertici dell’Iss: “Uno schiaffo a chi è in trincea”
Fanno discutere i premi produzione ai vertici dell’Iss. (…)
Libera afferma di ritenere “inopportuna tale decisione anche perché non conosciamo gli obiettivi raggiunti dai vertici dell’Iss, ma soprattutto lo riteniamo uno schiaffo morale e sostanziale nei confronti di chi, operatori sanitari e socio-sanitari, è in trincea da un anno senza sosta e che di questi onerosi riconoscimenti non ne hanno mai visti. (…) Alle donne e agli uomini che in ospedale continuano a lavorare e lottare contro il Covid-19, senza risparmiarsi mai, va tutta la nostra gratitudine”. (…)
Sulla stessa linea anche Repubblica futura. “(…) Non può essere il Congresso di Stato a decidere se un comitato esecutivo si merita o meno i premi di produzione. Il governo può dare gli input, ma non può essere anche l’ente valutatore. Cosa si ottiene così? Che non diventano più obiettivi ma una vera e propria voce dello stipendio e la si deve erogare a prescindere. Tra l’altro, degli obiettivi fissati, due fondamentali non sono stati raggiunti: reperimento di personale sanitario e parasanitario; secondo obiettivo non raggiunto riguarda l’atto organizzativo del’Iss. A noi non risulta sia stato adottato e neppure che sia partito il dibattito sull’atto organizzativo. Motivo per cui, prudenza avrebbe suggerito di soprassedere su questi premi, rimandando valutazioni a tempi migliori e ripensando la norma, perché le valutazioni non le può fare il Congresso di Stato”, dice Nicola Renzi capogruppo di Rf.
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
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