L’informazione di San Marino
Brutta storia di assegni, due condanne
SAN MARINO. Accusato di aver sottratto alla madre un libretto degli assegni e di averlo utilizzato assieme a un amico per pagare dei creditori compilando gli cheques e apponendo firma falsa. Poi di avere indotto la madre a denunciare lo smarrimento del libretto degli assegni, causando il blocco del pagamento degli cheques.
In due sono così finiti rinviati a
giudizio. L’indagine è scattata
quando i creditori che avevano
ricevuto gli assegni da Daniele
Baldacci, 43enne di Fiorentino,
se li sono visti bloccare perché
risultati oggetto di una denuncia
di smarrimento. Gli assegni
in bianco erano stati compilati
e sottoscritti dallo stesso Baldacci e da Cristiano Gasperoni,
36enne di Montegiardino,
e consegnati a creditori ignari.
Gli cheques sono risultati poi
sottratti alla madre dallo stesso
Gasperoni che allo stesso tempo
aveva indotto la donna a denunciare
lo smarrimento del carnet.
Quando sono stati messi all’incasso
dai prenditori i titoli sono
stati però protestati per “firma
apocrifa”. Per l’accusa i due avevano
così indotto i terzi beneficiari
dei due assegni spiccati, a
ritenere corretto il pagamento
per un importo complessivo di
4.317,18 euro. Somma che però
non hanno incassato, visto il
blocco degli cheques. Il giudice
ha condannato Gasperoni a due
anni e Baldacci a un anno.
In due sono così finiti rinviati a
giudizio. L’indagine è scattata
quando i creditori che avevano
ricevuto gli assegni da Daniele
Baldacci, 43enne di Fiorentino,
se li sono visti bloccare perché
risultati oggetto di una denuncia
di smarrimento. Gli assegni
in bianco erano stati compilati
e sottoscritti dallo stesso Baldacci e da Cristiano Gasperoni,
36enne di Montegiardino,
e consegnati a creditori ignari.
Gli cheques sono risultati poi
sottratti alla madre dallo stesso
Gasperoni che allo stesso tempo
aveva indotto la donna a denunciare
lo smarrimento del carnet.
Quando sono stati messi all’incasso
dai prenditori i titoli sono
stati però protestati per “firma
apocrifa”. Per l’accusa i due avevano
così indotto i terzi beneficiari
dei due assegni spiccati, a
ritenere corretto il pagamento
per un importo complessivo di
4.317,18 euro. Somma che però
non hanno incassato, visto il
blocco degli cheques. Il giudice
ha condannato Gasperoni a due
anni e Baldacci a un anno.