In risposta a La Tribuna Sammarinese sulla fiscalità con l’Italia

In risposta a La Tribuna Sammarinese sulla fiscalità con l’Italia

COMUNICATO STAMPA*


In merito all’articolo apparso sul quotidiano “La Tribuna” in data odierna, intitolato “L’Italia vuol dare il colpo di grazia al Titano”, nel quale si delinea un immaginario futuro difficile per l’economia e le imprese sammarinesi, alla luce delle disposizioni che saranno emanate da parte italiana nella nuova Finanziaria, il Governo intende precisare quanto segue.

Il fatto che l’Italia debba usare misure restrittive di carattere fiscale solo con i Paesi non inseriti nella White List, non significa, in primo luogo, che la Repubblica di San Marino non sarà inserita in tale White List, che, a tutt’oggi non è stata redatta e che dovrà essere creata con decreto ministeriale.

Le modifiche prospettate nell’ambito della finanziaria non apportano sostanziali cambiamenti rispetto alla situazione attuale, in quanto già oggi la legge italiana prevede che la mancanza di un adeguato scambio d’informazioni tra le amministrazioni dei due Paesi comporti l’inserimento del Paese che non scambia le informazioni nella Black List.

San Marino non è nelle Black Lists, al di fuori di quella relativa alle persone fisiche. Il nostro Paese ha già attivo uno scambio d’informazioni in materia d’imposte indirette e la convenzione contro le doppie imposizioni fiscali firmata a Roma nel 2002 prevede anch’essa lo scambio d’informazioni.

San Marino si è già attivato per essere escluso dalla BlackList delle persone fisiche e per essere inserito nelle White List presenti e future.
Si sottolinea inoltre che l’abrogazione delle Black List nazionali risponde alle direttive dell’Ocse, che sarà l’unico organismo competente a stabilire chi inserire nella suddetta lista.
Il regime dello scambio delle informazioni fra i due Paesi è fra gli argomenti oggetto di trattative sul tavolo per l’Accordo italo sammarinese di cooperazione economica, così come tutti gli altri temi di interesse della Repubblica.

La trattativa procede e, anche recentemente, la parte italiana, per bocca del Ministro degli Affari Esteri D’Alema, ha espresso l’interesse di giungere in tempi brevi alla stipula dell’Accordo.

Nella convinzione che l’Italia terrà fede all’impegno assunto di giungere prima possibile alla completa definizione degli aspetti di comune interesse, nel rispetto dell’economia sammarinese, il Governo condanna fermamente qualunque allarmismo che non corrisponde alla realtà dei fatti e non ne facilita la corretta comprensione.


L’UFFICIO STAMPA DEL CONGRESSO DI STATO

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy