Imposta sui patrimoni all’estero, l’intervento di Marino Pasquale De Biagi: “Scelta in dispregio della Carta dei Diritti”

Imposta sui patrimoni all’estero, l’intervento di Marino Pasquale De Biagi: “Scelta in dispregio della Carta dei Diritti”

Riceviamo e pubblichiamo

IRAFE-DAPEF 2021 li per li, non si capisce che bestia sia questa qui.

Poi, leggi e rileggi, vien fuori che trattasi dell’imposta per il RIEQUILIBRIO DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE ESTERE volta a cambiare nella forma, più che nella sostanza, quella che in modo più casareccio e urticante era stata definita IMPOSTA SULLE ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE ALL’ESTERO DALLE PERSONE FISICHE RESIDENTI IN TERRITORIO.

Lì per lì, ho pensato ad una maledizione lanciata da qualche demone di passaggio verso i cittadini (non tutti) per averne fatte di cotte e di crude. Niente di più sbagliato: IRAFE-DAPEF altro non è che il solenne ammonimento che il Governo, e per lui la Segreteria di Stato alle Finanze, ha rivolto a quei cattivoni (non co….oni) di cittadini che hanno avuto l’ardire di depositare i loro risparmi presso banche non locali. Vergogna delle vergogne.

IRAFE-DAPEF: pentitevi e rinsavite. Il patrio Governo vi assolverà. Riportate i vostri risparmi nelle banche di San Marino e come in alcuni casi accaduto (Fondo Pensioni, ecc.) troveranno la “pace eterna”.

Argomentare seriamente sul modo di gestire lo STATO dai vari Governi non è facile. I risultati sono noti: debito pubblico per tentare di salvare alcune banche: nessun progetto credibile e comprensibile; leggi varate per punire (IRAFE-DAPEF) chi non ha commesso alcun reato, ma ha usato solo un pò di buonsenso, lungimiranza e valutato lo stato di fatto nel quale il Paese è stato condotto.

IRAFE-DAPEF è la massima espressione della soverchieria che caratterizza la dirigenza politica. Se i cattivoni, ai quali mi onoro di far parte, avessero tenuto in San Marino i loro patrimoni, il DEBITO PUBBLICO sarebbe ancora più alto rispetto a quello già ALTISSIMO. Oh no?

E, non ci vuol molto a capire, che imposte del genere altro non fanno che impensierire i risparmiatori sulla “salute”del sistema, allontanandoli anziché avvicinarli.

Senza un sistema Stato affidabile, anche la banca più solida del mondo non avrebbe vita facile. Cosi scriveva il Prof. LUIGI EINAUDI, già Presidente della Repubblica Italiana. “Gli esportatori di capitali sono i benefattori della Patria, perché i capitali scappano quando i Governi dissennati e spendaccioni li dilapidano. E allora portandoli altrove li salvano dalla scempio e li preservano per una loro futura utilizzazione quando sarà tornato il buonsenso“. (a vid capid, burdel) Già il buonsenso. Merce rara, molto rara in Repubblica. Ritorna il 2018.

Più o meno stessa soverchieria dell’IRAFE-DAPEF di ieri: Simone Celli allora, Marco Gatti oggi (questo o quello per me pari sono) Tutto vien fatto in dispregio della CARTA dei DIRITTI (Un Paese è la sua COSTITUZIONE) e delle convenzioni in materia fiscale firmate da San Marino.

Questa volta sarà il caso di avvalersene. Da molti, moltissimi anni guardo il mare dal ciglio del Monte. Forse è arrivato il momento di guardare il Monte dalla spiaggia di Rimini.

Marino Pasquale De Biagi

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